A chi non è mai capitato di sentirsi solo? Persino all’interno della propria famiglia, o nel posto di lavoro.
la Solitudine è uno stato mentale che non è altro che il modo in cui percepiamo noi stessi in un dato momento o in un dato periodo.
In effetti la Solitudine è semplicemente uno stato mentale reversibile. Non siamo e non saremo mai soli ma, potremo sentirci tali se la nostra mente sarà predisposta a percepire una situazione di Solitudine.
Cerchiamo di analizzare le cose in un modo differente. Innanzitutto partiamo dal presupposto che qualsiasi cosa vediamo, non fa parte di una realtà “oggettiva” ma, al contrario, di una soggettiva.
Passeggiando in un bosco…potrei sentirmi solo ma, se solo guardassi le cose in modo differente, mi renderei conto della presenza di milioni di esseri viventi…dalle piante, agli animaletti, agli insetti. Ecco che allora il concetto di “solitudine” comincia ad assumere una forma differente.
Per solitudine non intendiamo l’assenza di altri “esseri” ma la mancanza di connessione con essi. L’assenza di comunicazione.
Cerchiamo allora di approfondire ulteriormente il concetto. Abbiamo visto che la Solitudine non dipende dal numero di esseri attorno a noi ma dalla mancanza di comunicazione e interazione con essi. La domanda è: “che tipo di interazione desideriamo”? Probabilmente desideriamo una Interazione che, in qualche maniera, ci appaghi. Che appaghi il nostro “Ego” Già, perché difficilmente ci piacerà la compagnia di qualcuno che ci contesti, che disapprovi il nostro modo di fare, che ci rimproveri costantemente…anche in quel caso, infatti, ci sentiremmo soli nonostante la “compagnia”…
Dunque la Solitudine dipenderebbe dal numero di esseri viventi che ci circonda, dalla interazione con essi e l’interazione, in qualche maniera, deve appagarci.
Continuiamo allora a scendere ancora di più in profondità.
Da cosa dipende il nostro “appagamento”? Intendo dire…quali sono le caratteristiche tali che, gli esseri viventi che ci circondano possano non farci sentire soli? La risposta, in questo caso, dipende da molteplici fattori…dal nostro vissuto, dalle influenze che abbiamo ricevuto e da milioni di altri “input” provenienti dalla Famiglia, Amici, Ambiente nel quale abbiamo vissuto etc etc…tutto ciò, analizzato dalla nostra mente ha creato dei risultati che variano da individuo a individuo…pertanto…se andassi in analisi da uno Psicologo, dovrei prima venire a capo di questi aspetti…per poterli risolvere (forse!)
Cerchiamo di evitare dei passaggi troppo lunghi e vediamo di capire a cosa, tutte queste “influenze” (Famiglia, Amici, Ambiente etc etc…) hanno contribuito.
Tutte queste influenze hanno contribuito a plasmare il nostro EGO. Tanto più grande è il nostro EGO tanto più fragili saremo e tanto più dipenderemo dagli altri.
Riepilogando, se mi sento “Solo” è perché attorno a me ci sono esseri che non appagano il mio Ego…che non mi fanno sentire bene…che non mi fanno sentire felice. Tanto più grande sarà il mio Ego tanto più avrò bisogno di “esseri” che mi appaghino e, molto spesso, non potendo trovare tanti esseri che appaghino in continuazione tutte le mie necessità interiori (dovute al mio Ego grande), tanto maggiore sarà il numero di esseri di cui avrò bisogno per non sentirmi solo (magari intercambiandoli spesso. L’amico per le uscit serali, quello per confidarsi, quello per andare in gita….)
Avete presente la sensazione di avere un pupazzo di peluche e abbracciarlo forte? In effetti in quel caso ci troviamo di fronte alla proiezione di noi stessi verso quel pupazzo e quell’abbraccio, virtualmente, è un abbraccio a noi stessi e questo ci fa sentire bene. Anche questa è una manifestazione Egoica. Diciamo che, a volte, è l’estrema soluzione quando abbiamo esaurito la lista di amici disposti ad ascoltarci.
La Solitudine, dunque, è semplicemente una sensazione “errata” che ci viene data dal nostro Ego. Il fatto che non riusciamo ad entrare in “risonanza” (è un termine che preferisco ad “empatia”) con qualsiasi cosa ci circondi, è un campanello d’allarme che indica un malestare con noi stessi. Più soli ci sentiamo, quando siamo fisicamente soli, più significa che abbiamo un malestare interiore. Un malestare che dipende dalle dimensioni del nostro EGO.
Di contro, l’Isolarsi, non significa (necessariamente) essere o sentirsi soli. Isolarsi, semplicemente, significa decidere di relazionarci con se stessi, prima di tutti, e con chiunque incroci il nostro cammino, volta per volta…ma senza un “impegno” preciso. Per il semplice motivo che non si ha bisogno di qualcuno o qualcosa che ci dia delle conferme…