E’ importante comprendere quale sia la ragione per la quale cerchiamo amici e partner. Ugualmente importante è l’onestà verso noi stessi nell’analisi delle motivazioni.
Ricordo quando avevo tanti amici…poi, un bel giorno, cominciai ad analizzare meglio i legami e le motivazioni che mi inducevano ad averli. Come scritto anteriormente, i legami sono essenziali per compensare i nostri disequilibri interiori. ( Bisogno di Legami e Disequilibri Interiori ) Più instabili siamo e maggiore sarà la necessità di attorniarci di “amici”…
Il punto non è cosa sia giusto o sbagliato in quanto tutto è soggettivo ( la Verità è soggettiva ) Dobbiamo, dunque, comprendere cosa sia “giusto” per noi per avere una vita serena.
Ogni Coscienza Consapevole è il risultato di milioni di informazioni ricevute. Prima di tutto dai genitori e poi dall’ambiente circostante. Questa moltitudine di “input” ha plasmato il nostro carattere e ci ha resi, in qualche modo, ciò che siamo. Dei genitori grassi, molto probabilmente creeranno dei figli che ingrasseranno, Dei genitori insicuri, dei figli insicuri e così via. ( Il Bisogno Egoista di avere Figli )
Ciò che a noi manca (o riteniamo che manchi) lo ricerchiamo in altri ( o altro).
Quasi sempre, tendiamo a scegliere delle amicizie che, in qualche modo, ci diano qualche cosa che riteniamo di non avere ma che soprattutto ci diano conferme, empatia, ammirazione, approvazione… Per questa ragione molto spesso gli amici scelti hanno delle caratteristiche ben definite che, probabilmente, si ripetono. E’ un caso abbastanza tipico che il partner scelto, ad esempio, assomigli ad uno dei genitori. (Nel fisico e/o nel comportamento)
Ricordo che avevo tanti amici…Ma quanto parlavano…
Ricordo quelli che andavano alle fiaccolate contro la Mafia che poi chiedevano la raccomandazione al politico di turno per non fare il militare o per avere il posto di lavoro…Eppure, a sentirli parlare, erano contrari a qualsiasi tipo di clientelismo.
Ricordo poi quelli che gridavano alle ingiustizie e poi, nonostante avessero un posto di lavoro fisso, avendo anche un terreno, vendevano ciò che producevano in nero…ma occhio…perché criticavano aspramente gli evasori.
Ricordo quelli che avevano “vinto” un finanziamento a fondo perduto grazie ad un amico politico.
Che dire poi di una mia ex fidanzata super etica? Talmente etica che un giorno, casualmente, ricevette una telefonata in mia presenza nella quale un portaborse le diceva per chi lei e tutti i suoi parenti avrebbero dovuto votare per garantirle il posto di lavoro!
Che carina, poi, quell’amica (beh, più amica di mia sorella che amica mia) che, tanti anni fa, quando cercavo casa, cercò di rifilarmi un appartamento terribile in una zona estremamente degradata del centro storico di Palermo…fortuna volle che chi mi accompagnava (mia madre) mi aprì gli occhi…
Tutte persone meravigliose per taluni, terribili per altre…
Cominciai allora a lavorare su me stesso…cominciai a cercare l’equilibrio in me e non attraverso gli altri. Ecco che allora qualcosa cambiò. Non sentivo più la necessità di attorniarmi di personaggi “fissi” e che non mi rappresentavano realmente, pur di avere dei punti di riferimento. Incominciai ad apprezzare le conoscenze occasionali e tutto il bello che queste potevano trasmettermi senza che si instaurasse un rapporto di dipendenza duraturo.
Era un mondo nuovo che si apriva e che mi allontanava da legami schematici e decadenti che non mi arricchivano più. Relazioni fisse e ripetitive con individui che non avevano più nulla da darmi se non una mera compagnia. Il punto era che più cominciavo a sentirmi in equilibrio con me stesso e meno avevo bisogno di una “compagnia” fissa…ciò che cercavo era un arricchimento spirituale e mentale ed era molto più facile ottenerlo da gente nuova con vibrazioni, idee, educazione, cultura e modi di pensare differenti da quelli obsoleti e ristagnanti sui quali mi ero fossilizzato per anni semplicemente per la paura di non avere più dei punti di riferimento fissi.
La Morale della storia è che:
1) La necessità di amici fissi è diretta conseguenza delle nostre insicurezze e dei nostri disequilibri
2) Se non siamo in pace con noi stessi, se non siamo in armonia con noi stessi, cambiare è un imperativo. Il cambiamento presuppone una differente forma di percepire e questo ci porterà, necessariamente, anche al cambiamento di chi ci sta attorno. Pensare che si possa cambiare davvero mantenendo invariate le amicizie è come immaginare di cambiare gli ingredienti di un piatto ed aspettarsi lo stesso sapore.
Noi siamo esseri in continuo mutamento. Per questa ragione anche ciò che ci circonda dovrebbe mutare in quanto il nostro modo di percepire la realtà, oggi, è molto diverso da come la percepivamo 10 anni fa e sarà differente da quella dei prossimi 10 anni. Pensare che anche gli altri mutino nello stesso modo in cui mutiamo noi sarebbe come credere che riceveranno esattamente i nostri stessi input, li elaboreranno nello stesso modo e intraprenderanno un cammino simile al nostro…Alquanto utopistico direi e, comunque, relazioni del genere non potranno più arricchirci. Cercare di ancorarci ad altri individui attraverso la creazione di legami fissi e forzare il rallentamento al cambiamento è una violenza che facciamo alla nostra Coscienza Consapevole e questo, col tempo, può allontanarci ancor di più dalla pace interiore e può dar luogo distorsioni comportamentali.
Avere gli amici del cuore sin dall’infanzia dovrebbe essere una cosa rarissima in quanto presupporrebbe una uguale evoluzione mentale e comportamentale nel corso dei decenni. Nella maggioranza dei casi , invece, è il semplice risultato di un blocco della propria crescita mentale e spirituale che viene forzatamente manipolata proprio per la paura di perdere quei legame fissi. Paura che è conseguenza di disequilibri e vuoti interiori mai colmati.
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Photo Editing and Composition: Giorgio Lo Cicero
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