“Ogni volta che capite che state dalla parte della maggioranza vi conviene fermarvi a riflettere” (Mark Twain)
Ci sono centinaia di studi e decine di libri sulla psicologia della massa. La massa è incapace di pensare. Potremmo paragonarla al nostro istinto. Immaginate la massa come i nostri centri nervosi. Essi reagiscono ad un impulso senza alcuna razionalità.
Pensate a chi soffre di Parkinson. E’ incapace di trattenersi. Potremmo paragonare il Parkinson o l’attacco epilettico alla reazione di una moltitudine di individui ad una esplosione.
La massa non si ferma a razionalizzare ciò che sta accadendo in quanto non è ha la capacità. Agisce di impulso e si auto alimenta. Ogni elemento che la compone segue il comportamento dell’altro in quanto è alla ricerca disperata di un leader che gli dia delle indicazioni per il raggiungimento di un equilibrio emotivo.
Gli elementi si seguono a vicenda amplificando esponenzialmente, come una reazione a catena, un comportamento che può portare a situazioni catastrofiche.
Lo studio, la comprensione e la manipolazione sono fondamentali per convogliare l’enorme forza di milioni di individui col fine di ottenere obiettivi altrimenti irraggiungibili.
Pensate al cervello. Un ammasso di grasso immobile colmo di neuroni organizzati che riescono a far muovere un corpo e vincere un campionato di sci, di atletica, di scacchi…riescono a fargli scrivere un libro, a costruire un computer quantistico e, persino, a creare il proprio Universo soggettivo. Senza quell’ammasso immobile di grasso e neuroni il corpo sarebbe incapace di produrre azioni organizzate che abbiano una finalità. Probabilmente sarebbe incapace di sopravvivere. Tenete sempre in considerazione che il tempo è relativo in quanto non è realmente esistente, per questa ragione un corpo senza cervello che muore in pochi giorni potrebbe essere paragonabile ad una massa senza leader che si auto distrugge in pochi anni.
Se cerchiamo di vedere noi stessi come degli osservatori di ciò che soggettivamente percepiamo coscientemente e la cui percezione determina l’Universo “oggettivo” nel quale viviamo possiamo cercare di vedere la massa come la parte istintiva di noi stessi. Se non riusciamo a distaccarcene ne veniamo avvolti come in un pantano di sabbie mobili e alla fine ne siamo emotivamente ed intellettualmente soffocati.
Avere empatia non significa lasciarsi coinvolgere dalla massa. E’ molto importante comprendere questa cosa. Io posso avere empatia con chiunque ma al contempo esserne distaccato. L’empatia mi porta a provare un sentimento benevolo nei confronti di un interlocutore ma non deve dare origine a legami che, tendenzialmente, servono a colmare i miei vuoti interiori.
Proprio per questa ragione, quando i vuoti interiori sono grandi, tendiamo, compulsivamente, a cercare legami. Tanto maggiori sono i vuoti tanto più cerchiamo legami e, di conseguenza, diventiamo dipendenti. La dipendenza e l’insicurezza ci fanno inglobare dalla massa che, invece, ci dà un senso di sicurezza.
Il pensiero comune diventa la nostra forza. Sento di appartenere al “mondo” e condividere il medesimo pensiero e questo mi da forza. Ecco che si originano le mode, le religioni, le correnti di pensiero…
Il problema sorge dal fatto che la massa non ha la capacità di autogestirsi. Non ha un pensiero proprio ma ha un pensiero indotto.
Sebbene questa mi dia un senso di sicurezza dettato proprio dalla sua grandezza e dal numero di elementi che la compongono essa è estremamente debole e volubile. Le mode non le fanno le masse. Le masse la seguono. Lo stesso dicasi per le religioni, per le correnti di pensiero e quant’altro.
Sono i gruppi di elementi ristretti e in grado di auto gestirsi (leader) che muovono la massa. Maggiori saranno le informazioni che avranno su di essa, tanto più facile sarà manovrarla.
E’ comunissima l’idea che la massa sia qualcosa di astratto e quasi nessuno si riconosce in essa. Probabilmente perché proprio alla luce degli innumerevoli studi fatti la massa è considerata stupida. Chi vuole sentirsi stupido? Eppure…la massa si chiama massa proprio perché è la grandissima maggioranza.
Grazie alla tecnologia sempre più evoluta, la manipolazione di essa è sempre più facile e oggi più che mai ne stiamo osservando le conseguenze. Attraverso una propaganda bene organizzata si può spingere la massa a fare qualsiasi cosa. Sia essa una vaccinazione con sieri sperimentali, sia avere impiantati dei chip cerebrali, sia linciare un individuo, sia andare in guerra semplicemente sulla base di accuse create a tavolino. Ricordate gli attacchi in Iraq perché accusato di avere armi di distruzione di massa che non furono mai trovate. Gli USA non hanno mai chiesto scusa. Ma di esempi come questo se ne potrebbero fare migliaia e la massa non ha mai espresso alcuna condanna sempliemente perché la massa condanna se il leader di turno condanna e assolve se il leader assolve. La massa non ha un pensiero libero.
Il leader è il cervello e la massa è il sistema nervoso unito al corpo che da esso (il cervello) riceve le informazioni.
Come sempre il nostro mondo esterno è una sorta di riflesso del nostro mondo interiore.
Distaccarsi dal pensiero collettivo significa prendere consapevolezza e controllo di noi stessi. Significa non accettare il “Sistema” semplicemente perchè così sono le cose ma definire dei confini inviolabili per delimitare il nostro spazio vitale e dire no ai nostri ricatti interiori risultato di insicurezze e vuoti non colmati.
Essere completamente immuni al “fascino” della massa è quasi impossibile. L’osservazione però di taluni parametri può darci l’idea di quanto dipendenti siamo da essa.
Seguiamo le mode? Ci interessa il parere della gente? Ci vestiamo o agiamo in base agli standard sociali? E’ molto importante essere onesti. Mentire a noi stessi peggiora semplicemente le cose e amplifica le nostre insicurezze e i vuoti interiori.
Tendiamo a parlare della massa come di qualcosa che non ci riguarda e molto spesso si ha la presunzione di essere differenti. Compro un oggetto dopo averlo visto pubblicizzare? Le mie argomentazioni hanno un forte seguito e tuoi pensieri tendono a coincidere con quelli della maggioranza?
Il nazismo di Hitler e il fascismo di Mussolini ebbero un numero enorme di simpatizzanti che ne appoggiarono l’ascesa. La massa!
Milioni di individui incapaci di auto gestirsi che, nelle parole dei due leader, trovarono argomentazioni che appagavano certi appetiti, colmavano certi vuoti, mascheravano talune insicurezze… Milioni di individui che, grazie ad una propaganda mirata e alle parole giuste, si sono fatti manipolare e hanno agito all’unisono uniformando il loro pensiero trasformando il pensiero individuale in pensiero collettivo. La massa si trasforma in un elemento senza pensiero critico che si muove seguendo le direttive del leader.
Gli eventi odierni mostrano un quadro in cui la massa non si è evoluta e continua a rispondere allo stesso modo e agli stessi “input” ma, di contro, si è evoluta la tecnica manipolativa e propagandista.
Grazie all’utilizzo della tecnologia le tecniche di manipolazione si sono affinate notevolmente rispetto a 80 anni fa e i risultati sono evidentissimi.
Oggi ci troviamo di fronte al primo e più grande esperimento di massa che riguarda l’intero pianeta e sta funzionando (sebbene abbia margini di miglioramento che, probabilmente saranno corretti in previsione del prossimo)
Concetti che sembrerebbero ovvi ad un ragazzino delle scuole medie alla massa diventano incomprensibili perchè il pensiero collettivo di essa fa capo al leader e si mostra acritico nei suoi confronti.
La massa arriva a pensare che aziende farmaceutiche quotate in borsa, con pluri condanne per frode, falso, corruzione etc., che fanno utili grazie alle malattie e che devono rispondere degli utili agli azionisti, vogliano davvero curare e, dunque, terminare di guadagnare, fare adirare gli azionisti e…fallire.
Un ragazzino che ragiona singolarmente riderebbe di fronte all’incongruenza di un tale pensiero ma chiunque venga inglobato nella massa e annienti il proprio pensiero critico individuale barattandolo con un pensiero collettivo (decisamente meno impegnativo e con minori responsabilità apparenti) non troverebbe alcuna incoerenza in tale punto di vista completamente distorto.
La propaganda crea un pensiero unico collettivo e senza contraddittorio (che invece viene censurato), proprio come avveniva durante il nazismo e il fascismo, e la massa lo fa proprio e lo difende con i denti.
Con una propaganda sempre più complessa e affinata, si può portare la massa fino al suicidio collettivo. Non ci sono limiti a ciò che si potrebbe far fare visto che siamo arrivati al punto che (la massa) è arrivata ad accettare persino farmaci sperimentali che sconosce e fatti da aziende con pluri condanne….semplicemente perchè le viene detto che servono.
Psicologia, Algoritmi e Intelligenza artificiale ormai sono in grado di prevedere il comportamento della massa e la sensibilità di questa ad una parola piuttosto che a un’altra. Ogni giorno che passa le informazioni comportamentali accumulate nei database aumenta e gli scarti di errore diventano sempre minori. La manipolazione diventa, dunque, sempre più sottile e impercettibile al punto che tutti i soggetti appartenenti alla massa e con un pensiero unico collettivo sono convinti di essere i padroni delle loro idee.
La massa consegue gli obiettivi del leader, qualunque essi siano, e lo fa con la “consapevolezza” di volerlo fare!
Fuggire dal pensiero unico collettivo significa rischiare l’emarginazione dalla massa. Significa essere considerati con l’appellativo del giorno che il leader di turno ha coniato per identificare il “dissidente”!
Fuggire dal pensiero unico collettivo significa anche porre un limite inviolabile alla propria libertà e affermare la sacralità del libero pensiero.
Decidete voi se per paura di essere emarginati da una massa di pecore accetterete di annientare il vostro pensiero libero ed uniformarvi ad un pensiero unico collettivo indotto e per rendervi conto a che punto siete, ripropongo la frase iniziale di Mark Twain: “Ogni volta che capite che state dalla parte della maggioranza vi conviene fermarvi a riflettere”
Alcuni libri interessanti utili ad imparare a distaccarsi dal pensiero collettivo:
Psicologia delle folle – Propaganda – Psicologia di massa del fascismo –