Ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginarvi...
Ho visto esseri terrorizzati da un bombardamento mediatico che fa molti più danni di qualsiasi ordigno.
Ho visto milioni di esseri in fila per sapere se fossero malati, pur non avendo alcun sintomo.
Ho visto milioni di esseri indossare strane museruole, privandosi della respirazione naturale, che davano l’impressione (più o meno conscia) di un divieto di libera espressione.
Ho visto una elite di esseri arricchirsi a dismisura ed accrescere il proprio potere calpestando i diritti fondamentali alla libertà della moltitudine esercitando coercizioni in nome della stessa libertà e della salvaguardia della salute.
Ma la cosa più incredibile che ho visto è una massa di individui che ha accettato passivamente qualsiasi imposizione e ha fatto calpestare i propri diritti. Una moltitudine col cervello paralizzato dal terrore creato a tavolino e incapace di formulare pensieri organici propri che preferiva una vita senza diritti, senza privacy e farmaco dipendente ad una vita in libertà ed in salute.
Come in una simulazione. Non serve un reale pericolo, basta che si induca la massa a immaginarlo e sarà tua schiava.
Il cervello umano è particolarmente sensibile al “pericolo”.
Il “Negativity Bias“, noto anche come predisposizione alla negatività, è l’idea che, anche quando di uguale intensità, le cose di natura più negativa (es. pensieri, emozioni o interazioni sociali spiacevoli, eventi dannosi/traumatici, notizie) hanno un effetto maggiore sul proprio stato psicologico rispetto a cose neutre o positive. In altre parole, qualcosa di molto positivo avrà generalmente un impatto minore sul comportamento e sulla cognizione di una persona rispetto a qualcosa di ugualmente emotivo ma negativo. Il bias di negatività è stato studiato all’interno di molti domini diversi, inclusa la formazione di impressioni e valutazioni generali; attenzione, apprendimento e memoria; decisioni e considerazioni sui rischi.
Questo è l’effetto secondario dell’istinto di conservazione che, a sua volta, è un prodotto dell’ego. Quanto più ego abbiamo, tanto maggiore sarà l’istinto di conservazione e l’attaccamento alla vita e tanto più saremo attratti dalle notizie negative e dall’idea di conoscere il “pericolo” per poterlo evitare.
The Psychoanalytic Study of the Child, 38, 209–232, Propone una teoria che pone maggiore enfasi sui fattori strutturali e di sviluppo per spiegare alcune forme di autodistruttività umana e descrive un insieme complesso di funzioni designate come cura di sé.
Si sostiene che i fallimenti e le menomazioni nello sviluppo di queste funzioni spieghino meglio una gamma di comportamenti umani problematici e che la struttura della personalità e la patologia del carattere di alcuni individui li lasciano vulnerabili e suscettibili a vari pericoli che risultano poi in lesioni personali, cattiva salute, problemi fisici deterioramento e morte.
Si sostiene che queste persone (problematiche) spesso non siano così costrette o guidate nel loro comportamento in quanto sono compromesse o carenti nelle funzioni di cura di sé che sono altrimenti presenti nell’Ego più maturo.
Molti secoli e millenni fa, quando le notizie non correvano alla “velocità della luce” questa “predisposizione” al “Negativity Bias” aveva realmente la funzione di preservare la specie. Oggi, però, predispone ognuno di noi ad una facile manipolazione.
Le notizie corrono veloci attraverso la rete informatica, diventano “vere” prima ancora di essere verificate e, probabilmente, la verifica non ci sarà neppure.
In questo modo basta un bombardamento mediatico ben strutturato, che evidenzi pericoli imminenti, per mettere in stato di allerta psicologico intere popolazioni e, di conseguenza, poterle manipolare con estrema facilità.
Sono proprio quelli che pensano di non essere manipolabili gli individui maggiormente “plasmabili”.
In giro si vedono scene degne delle migliori commedie.
Ho visto tanta gente girare da sola, persino in auto, con la mascherina.
Ho visto tanta gente indossare la mascherina prima di entrare in un ristorante per poi toglierla al tavolo e alla fine della cena indossarla nuovamente per andare all’uscita e quindi toglierla. Per non parlare di quante volte quella mascherina è stata maneggiata.
Creare un nemico comune ed inventare una lotta (che possibilmente produca , a taluni, notevoli benefici in termini economici e di potere) è il principale scopo della manipolazione della massa.
L’ego, l’attaccamento a ciò che ci circonda e che alimenta in modo esageratamente grande lo spirito di conservazione, ci rende fragili e manipolabili.
10.000 anni fa, quando l’ego era meno “perfezionato” e grande rispetto ad oggi, gli individui cacciavano e lottavano pur consapevoli della morte ma non era quella il deterrente. C’erano valori ben più grandi da proteggere e la libertà era uno di questi.
Migliaia di anni di esperienza hanno insegnato (a chi governa e vuole governare per il bene proprio) che chi possiede nulla e ha nulla da perdere è più propenso a ribellarsi a leggi ingiuste ed è meno controllabile.
Per questa ragione, a debito, è stato creato un finto benessere le cui basi poggiano sul consumismo più sfrenato.
Camminando per le strade dei quartieri più poveri del sudamerica saltava ai miei occhio il fatto che in ogni balcone di quelle case semi diroccate appariva in bella mostra una parabola satellitare. Non poteva mancare la TV. Oggi il telefonino lo hanno anche i moderni clochard. Si è inventato il reddito di cittadinanza e nell’occidente si spinge per un reddito “universale”.
Se ti danno qualcosa da perdere e a cui abituarti e legarti e il tuo ego, dunque, viene alimentato, sarai più facilmente ricattabile. Quanto più attaccamento a ciò che ci ci circonda abbiamo, tanto maggiore è il nostro ego e tanto maggiore sarà il nostro ego tanto più ci spaventerà la minaccia di perdere ciò che abbiamo ottenuto .
Potremmo, in parte, definire la grandezza dell’ego in misura di quanto siamo attaccati a ciò che ci circonda.
Se lo riducessimo di molto e, dunque, facessimo un salto indietro nella storia di migliaia di anni, probabilmente saremmo esseri umani legati principalmente alla famiglia, al cibo e alla libertà. Le case erano un optional a quei tempi in quanto bisognava muoversi spesso, proprio perchè la libertà era la cosa più importante.
Oggi essere nomadi è quasi considerato un handicap in questa società. Una società che spinge a creare legami e radici proprio per potere avere un maggiore controllo sulla popolazione.
Se ti sposi, hai un lavoro fisso, prendi un mutuo a 30 anni per pagarti la casa e hai figli, sei completamente legato e bloccato.
Sei l’ideale dell’individuo ricattabile. Non puoi sfuggire. Sei ancorato al territorio.
Le droghe sono, in realtà, vietate proprio perché allontanano gli individui dal controllo e li rendono imprevedibile.
Un individuo imprevedibile e senza legami è quanto di peggio possa esserci in una società che ha bisogno di controllare per esercitare il potere.
La società moderna e i suoi governanti, coll’esperienza, hanno imparato che per manipolare e per avere schiavi, che alla fine sono il bene più prezioso, occorre bloccare gli individui creando radici e dando loro qualcosa la cui perdita provochi dolore. Il bisogno edonistico si crea e non è innato. E’ innato il bisogno del cibo ma il bisogno di Facebook o del Telefonino, della Televisione è un bisogno edonistico indotto.
A Debito è stata creata una società edonistica ed estremamente consumista tale che a fronte di un aumento della longevità (dovuto quasi totalmente ad una migliore situazione igienica e non all’avvento delle medicine, come si potrebbe pensare) si contrappone il fatto che gran parte di questa longevità viene spesa lavorando come schiavi per un sistema che sfrutta.
Già a 5 anni ti sbattono in una scuola ad apprendere ciò che è “necessario” per fare sopravvivere il sistema. Continuerai a studiare fino a 18/26 anni. Terminati gli studi continuerai ad essere schiavo perchè dovrai cominciare a lavorare per almeno altri 42 anni e se ti va bene e non muori prima comincerai a “vivere” da 66 anni in poi, sempre se non ti dicono che c’è un “virus pericoloso” che uccide gli ultra sessantenni e per questa ragione ti obbligheranno ad adottare un comportamento tale che quel poco di libertà che ti restava viene completamente compromessa.
Il debito è un’altra componente fondamentale per il ricatto dell’individuo. La moneta viene creata a piacimento ed è carta straccia che viene data, appunnto a debito, in cambio di garanzie reali (Case, Terra…) Il consumismo sfrenato è fondamentale perchè la gente si indebiti per soddisfare bisogni edonistici e quindi sia ulteriormente ricattabile.
Riepilogando. Per potere avere un popolo di schiavi occorre :
Indebolirli mentalmente. Un popolo si indebolisce mentalmente grazie all’elargizione di una sicurezza fittizia attraverso la creazione di “Radici” (Casa, Coniuge, Figli, Lavoro fisso…) ma anche aumentandone la propensione al debito per soddisfare bisogni edonistici.
Educarli afinchè si integrino con ciò che richiede il Sistema attraverso un sistema scolastico e di indottrinamento strutturato
Creare un sistema di informazione capillare e che sia il più possibile centralizzata pur dando una idea di decentralizzazione e imparzialità e che mostri verità di comodo politicamente corrette. (La massa non andrà mai ad analizzare, ad esempio, l’azionariato dei grandi media e le eventuali relazioni di questi con altre multinazionali.)
Isolare i nuclei familiari e possibilmente fare aumentare le interazioni sociali attraverso canali facilmente controllabili. Il controllo delle informazioni e dei dati attraverso questi canali possono favorire le interazioni tra certi individui piuttosto che altri semplicemente perchè sarà un algoritmo con dei precisi obiettivi a deciderlo.
Disgregare, emozionalmente, il tessuto sociale. L’individuo può trovare conforto nel nucleo familiare (che solitamente ha una formazione mentale simile) e saranno i canali controllabili (Social media, Telefoni, Applicazioni… ) quelli che faranno interagire gli individui creando vere e proprie divisioni e discriminazioni. Oggi una piattaforma come Facebook è in grado di fare scatenare l’odio semplicemente evidenziando a certi individui un certo tipo di messaggi piuttosto che altri. Un popolo diviso intenzionalmente e la cui risposta a certe sollecitazioni verbali e/o visuali è nota perchè ampiamente studiata attraverso l’interazione quotidiana con i “social”, è un popolo sotto scacco.
Un popolo del genere è completamente in balia dei venti e la sua più grande debolezza è proprio quella di essere consapevole dell’esatto contrario.
L’idea di vivere in un sistema che è migliorato nel tempo che gli ha regalato più anni da vivere, che gli ha dato elettrodomestici, tv e telefonini è talmente presente nella sua mente da non dare spazio ad altre possibilità molto più logiche e plausibili.
E’ stato creato un sistema che ti avvolge come una piovra. Che ti dice come pensare e ti isola , ti impedisce di comunicare con chi la pensa come te e ti fa sentire solo se ti allontani dall’ideale imposto “democraticamente”.
Si, perchè la dittatura odierna è scelta democraticamente da una folla inconsapevole e ormai incapace di seguire un pensiero individuale alla quale viene incoscientemente e passo dopo passo imposta una dottrina magistralmente formulata.
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