…se cambia lo stato di coscienza cambia anche la nostra realtà soggettiva.
E’ fondamentale ricordarsi che nessuno è in grado di potere dimostrare che esista una realtà oggettiva al di fuori della nostra mente.
Questo significa che anche coloro che leggeranno questo post potrebbero essere il frutto della mia realtà soggettiva e al contempo io potrei essere il frutto della loro realtà soggettiva.
Non c’è la possibilità di sapere chi di noi sia oggettivamente reale. L’unica cosa “certa” è che io considero me stesso come “oggetttivamente reale”.
Per questa ragione, per coerenza con quanto scrivo, ho scritto e scriverò, considererò il mio lettore semplicemente come uno dei molteplici alterego creati dalla mia coscienza.
La parte di me che amo creerà la famiglia e gli amici con i quali sono in armonia, la parte di me che odio creerà i personaggi conflittuali. Le sfumature possono essere infinite e dare origine ad innumerevoli personaggi passeggeri o persistenti.
Cambiare lo stato di coscienza significa anche alterare una situazione emotiva predominante.
Io ho dunque uno stato di coscienza che, attraverso la percezione, crea il suo universo soggettivo. Draghi, Speranza ed esseri abominevoli della stessa specie sono “semplicemente” la parte conflittuale della mia personalità.
Cambiare la “realtà” è estremamente difficile ed alcuni tratti di essa non possono proprio essere toccati in quanto sono nel codice origine che ha dato forma allo stesso stato di coscienza e al modo in cui percepisce ed elabora i segnali.
Lo stato di coscienza predominante ha delle impostazioni e delle regole ben precise. Esattamente come la realtà oggettiva che proiettiamo all’esterno della nostra mente e definiamo come vita reale e differente dal “sogno”.
Abbiamo visto tante volte come il mondo “esterno” sia estremamente simile a quello interno alla nostra “mente”!
Per questa ragione, sebbene le ondate emotive siano tollerate, un cambiamento di stato di coscienza è visto come una violazione il cui grado di condanna dipenderà proprio dalla magnitudo e dall’ampiezza di questo.
Tengo a precisare nuovamente che qualsiasi cosa io tratti in modo oggettivo, di per se di oggettivo ha solo il fatto che io la percepisco come tale.
Se parlerò dei miei occhi come del battito delle palpebre o del movimento delle mie mani, sarà semplicemente la traslazione di una sensazione soggettiva in un qualcosa di oggettivo e quindi sentito come “reale”. Questo è l’unico modo attraverso il quale possa esserci una comunicazione con ciò o chi riteniamo al di fuori della nostra mente.
La meditazione è in grado di manipolare lo stato di coscienza ma presuppone tempi estremamente lunghi di preparazione e difficilmente è in grado di creare situazioni fuoriescano dai confini del controllo emotivo.
L’alcol ma ancora di più le droghe, sono in grado, invece, di alterare la coscienza in modo anche estremo.
Un cambiamento estremo dello stato di coscienza porta ad una elaborazione molto diversa lella percezione e alla rottura di regole che si sono create , “calcificate” e cronicizzate negli anni.
Questa differente elaborazione può portare dunque al rifiuto delle regole sulle quali si basa il sistema nel quale viviamo. Diventiamo così un elemento dissonante e “pericoloso” per la stabilità del sistema stesso.
Il “sistema” combatte qualsiasi elemento possa rendere imprevedibili e non controllabili tanto da creare presupposti in grado di destabilizzarne e danneggiarne l’integrità.
Il governo, dunque, non è altro che il frutto di una elaborazione mentale, di informazioni ricevute ed esperienze vissute, che stabilisce le regole. La polizia è l’elemento di difesa del governo e delle regole da esso create. Un po’ come il sistema di protezione del “pregiudizio egoistico” (Self preserving bias)
La polizia non è un elemento pensante. Ha semplicemente il compito di agire e punire tutto ciò che possa danneggiare o mettere a rischio i bias del governo non rispettando le regole.
La nostra mente è come una spugna con vari livelli di assorbimento. Durante i primi anni di vita l’assorbimento è maggiore e coinvolge le parti più profonde di essa.
Assorbiamo continuamente un numero elevatissimo di informazioni. La maggior parte di esse, però, non vengono immagazzinate razionalmente e coscientemente ma hanno una grande rilevanza nelle scelte , nei giudizi, negli atteggiamenti che abbiamo e nell’elaborazione dei fatti che ci porteranno a comportarci in un modo piuttosto che un altro.
Il nostro comportamento dipende da ciò che abbiamo “assorbito” nei primi anni di età e da tutte le informazioni che quotidianamente riceviamo.
Il “Sistema di protezione del pregiudizio egoistico” ha poi la funzione di difendere le nostre credenze. Più grande è l’ego più forte sarà il sistema di difesa e meno ci troveremo in una situazione di apertura mentale e, di conseguenza, democratica.
Tendiamo a pensare che i sistemi tirannici esistano solo nel mondo “esterno” mentre in realtà i più frequenti e duri sono quelli del nostro universo interiore.
Ogni azione che compiamo, ogni forma di giudizio che abbiamo sono il frutto di elaborazioni mentali che seguono schemi ben precisi.
Il nostro “governo interiore” a seguito di innumerevoli informazioni ricevute decide cosa sia giusto o sbagliato e le azioni da compiere.
L’apertura mentale, l’accettazione e il distacco possono dare una idea del tipo di governo interiore che abbiamo.
Tanto maggiore sono l’apertura mentale e l’accettazione e tanto minore è l’attaccamento tanto più democratico è il nostro sistema interiore.
Un governo tiranno giudica e condanna con estrema facilità. Avere una grande apertura mentale significa accettare i fatti senza pregiudizi ed essere pronti a cambiare idea senza che l’ego venga ferito.
Un governo, ad esempio, che decide che esiste solo una scienza e/o solo una verità e censura e punisce chi pensa diversamente è, di fatto un governo tiranno che non accetta il pensiero differente ed è estremamente attaccato al suo credo.
Questa è la ragione fondamentale per la quale le droghe sono vietate o estremamente controllate. Come sempre occorre trovare una scusa valida: la “preservazione della salute” e l’altruismo di comodo, ad esempio hanno sempre un forte appeal nella massa che, in questo modo, ha la sensazione che ci sia sempre qualcuno pronto a proteggerla.
Si può cambiare tutto questo?
L’utilizzo di droghe psichedeliche estremamente potenti quali DMT e Bufo Alvarius in grado di alterare notevolmente lo stato di coscienza, non è bene accettato dai governi il cui fine è il controllo e l’esercizio del potere.
Per questa ragione la legalizzazione il libero uso e persino l’incentivo ad utilizzarle è contrario ai principi totalitari, repressivi e anti democratici.
Il loro utilizzo (dietro la guida di persone esperte) è invece consigliato proprio a chi ha difficoltà a staccarsi dal pensiero unico collettivo.
DMT
Il DMT è il termine comune per N,N–dimetiltriptamina, una potente droga psichedelica. La sua struttura chimica è simile a quella della serotonina e della melatonina e si ritiene che si leghi ad alcuni recettori della serotonina nel cervello.
Dagli anni ’60, gli scienziati hanno pensato che alcuni mammiferi potessero produrre DMT nei loro corpi. È stata segnalata la sua presenza nel cervello dei roditori e sono state trovate tracce nel corpo umano e nel liquido cerebrospinale. Esattamente ciò che sta facendo la DMT naturale rimane oggetto di indagine.
Poiché il DMT si trova anche in una varietà di piante, i tè che lo contengono sono stati consumati da molte popolazioni native del Sud America per almeno 1.000 anni, spesso per scopi religiosi. Ha ricevuto una seria attenzione scientifica come farmaco terapeutico solo a partire dagli anni ’50.
Il DMT è il principale ingrediente attivo dell’ayahuasca.
L’ayahuasca è tradizionalmente preparata utilizzando due piante chiamate Banisteriopsis caapi e Psychotria viridis. Quest’ultimo contiene DMT mentre il primo contiene IMAO, che impediscono ad alcuni enzimi nel tuo corpo di abbattere il DMT.
L’ayahuasca, detta anche hoasca, è dunque un tè ottenuto dal decotto di due piante, la psychotria viridis, arbusto simile al caffè appartenente alla famiglia delle rubiaceae, e la banisteriopsis caapi , della famiglia delle malpighiaceae, vitigno originario della foresta amazzonica.
Nelle foglie della psychotria viridis è presente il principio attivo N,N-dimetiltriptamina (DMT), un agonista non selettivo dei recettori della serotonina, la cui azione sul recettore 5-HT2A favorisce gli effetti cognitivi e sensoriali della bevanda, a cui si riferiscono alcuni utenti come “miracolo”.
La banisteriopsis caapi contiene le β-carboline armina, armalina e tetraidroarmina, che sono inibitori degli alcaloidi della monamino-ossidasi-A (IMAO), l’enzima responsabile della degradazione della serotonina. L’Ayahuasca è una perfetta combinazione di queste due piante che agiscono in sinergia. La DMT verrebbe rapidamente inattivata dagli IMAO presenti nel fegato e nell’intestino in assenza di β-carboline.
L’uso dell’ayahuasca fa parte della cultura ancestrale di diverse tribù nella regione amazzonica del Brasile, Perù e Bolivia. Dagli anni ’30 in poi, è stato introdotto nei rituali delle religioni cristiane in Brasile, come l’União do Vegetal, il Santo Daime, la Barquinha e l’Alto Santo, in sessioni che generalmente si svolgono ogni 14 giorni. Questo uso religioso ha avuto supporto legale nel Paese dal 1986, attraverso la delibera n. 6 del Consiglio federale sugli stupefacenti, successivamente corroborato dalla delibera n. Necessità di studi scientifici per garantire un eventuale uso terapeutico. L’uso religioso dell’ayahuasca ha anche supporto legale in altri paesi, inclusi Stati Uniti e Paesi Bassi.
La dose letale acuta di ayahuasca nei ratti corrisponde a oltre 50 volte la dose rituale nell’uomo.
QUALI SONO GLI EFFETTI DEL DMT
A differenza del più famoso LSD o psilocibina, i viaggi DMT sono spesso piuttosto brevi, a volte durano solo cinque minuti. La breve durata è più che compensata dalla sua intensità, tuttavia, con gli utenti che riferiscono allucinazioni estremamente vivide. Dosi tipiche portano a visioni di schemi geometrici complessi e multicolori, morte dell’ego e schemi di pensiero alterati.
DMT ha un’altra caratteristica unica: alte dosi possono portare a un evento chiamato “svolta”, a quel punto l’utente non si percepisce più come se fosse nello stesso piano di esistenza. La nuova posizione può essere davvero fantasmagorica, spaziando dall’iperspazio ai regni non euclidei. Questi strani luoghi sono spesso popolati da creature ancora più strane conosciute come “elfi delle macchine”.
Gli elfi macchina, nominati dall’etnobotanico Terence McKenna che ha reso popolare la DMT in alcuni ambienti, sono stati segnalati dagli utenti sin dagli esperimenti del dottor Szára. I resoconti degli elfi possono variare notevolmente, specialmente nell’aspetto, ma gli utenti tendono a concordare sul fatto che le creature allucinate siano intelligenti e benevole. La frequenza con cui questi esseri vengono segnalati può spiegare l’uso della DMT come strumento religioso per contattare il mondo degli spiriti. Sebbene alcuni utenti abbiano ipotizzato che questi esseri siano reali, l’autore e l’autorità psichedelica James Kent sottolinea che si tratta di allucinazioni.
Come con la maggior parte dei farmaci, la DMT può influenzare le persone in modi molto diversi. Alcuni si godono davvero l’esperienza. Altri lo trovano opprimente o spaventoso.
DMT esiste naturalmente nel cervello?
Nessuno lo sa per certo.
Alcuni esperti ritengono che la ghiandola pineale lo produca nel cervello e lo rilasci quando sogniamo.
Altri credono che venga rilasciato durante la nascita e la morte. Alcuni si spingono oltre dicendo che questo rilascio di DMT alla morte potrebbe essere responsabile di quelle mistiche esperienze di pre-morte di cui a volte senti parlare.
Bufo alvarius: un potente allucinogeno di origine animale.
Bufo alvarius, secerne grandi quantità del potente allucinogeno noto, 5-metossi-N,N-dimetiltriptamina (5-MeO-DMT). Studiosi dimostrano che le secrezioni di B. alvarius, sebbene noto per essere tossico se consumato per via orale, può essere tranquillamente fumato ed è potentemente psicoattivo per quella via di somministrazione.
Molti esperimenti documentano questo agente allucinogeno del regno animale e forniscono una chiara prova di un rospo psicoattivo che potrebbe essere stato impiegato dai popoli precolombiani del Nuovo Mondo.
L’utilizzo di questo trattamento clandestino a detta di alcuni curerebbe depressione e altre patologie in meno di 30 minuti. Sebbene illegale negli Stati Uniti, è stato usato come cura per secoli.
Il Bufo alvarius (rospo) ha una carnagione per lo più liscia e lucente, verde oliva. Sebbene non sia privo di verruche, la sua caratteristica più notevole potrebbe essere il veleno tossico e bianco latte che secerne per avvelenare i predatori: i procioni, gli uccelli e altre creature indigene che si trovano nella regione del deserto di Sonora che comprende parti della California, dell’Arizona e del nord Messico.
La sostanza derivata da quel veleno (e che si trova anche in alcune piante psicoattive) è il 5-MeO-DMT, uno psichedelico estremamente potente che è da quattro a sei volte più forte del suo parente più noto DMT . È anche un farmaco il cui possesso, distribuzione, acquisto sono illegali in USA (in Messico non è regolamentato).
Alcuni dicono che fumare la sostanza sia un’esperienza che altera la vita, causando effetti intensi e di breve durata (dall’inizio alla fine, circa 30 minuti) che sono potentemente trasformativi (in senso positivo).
Oggi, la scienza sembra essere al passo con questi resoconti mistici. Un numero crescente di ricercatori sta studiando Bufo e altre sostanze allucinogene come trattamenti legittimi per molte condizioni di salute mentale.
In un recente studio pubblicato dal National Institutes of Health, dopo un solo uso, questo psichedelico ha sollevato l’ansia, la depressione e il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e ha fornito un miglioramento complessivamente sostenuto della soddisfazione per la vita. La promettente ricerca scientifica che dimostra benefici per la salute mentale potrebbe eventualmente modificare la classificazione illegale, ma per ora la sostanza non è prontamente disponibile. ATTENZIONE però. La farmaceutica non lavora per il nostro bene ma per il proprio profitto e, come un coltello può servire per sfamarci può anche essere utilizzato per ucciderci!
Una ricerca preliminare della John Hopkins University suggerisce che una forma sintetica di 5-MeO-DMT combatte anche la depressione e l’ansia. Il ricercatore psichedelico Alan Davis, PhD, ha condotto un sondaggio nel 2018 su 362 adulti, in cui 162 hanno dichiarato di soffrire di ansia o depressione. Dopo aver utilizzato il sintetico in un gruppo cerimoniale da 5 a 12 persone con una guida sobria, circa l’80% ha riportato miglioramenti in entrambe le condizioni.
Le Regole e le Leggi non hanno nulla di “oggettivamente” giusto. Rispondono solo alle logiche del governo. (poco importa la distinzione tra “governo interiore o esteriore in quanto le logiche alle quali rispondono sono le medesime)
Il conflitto avviene nel momento in cui qualcosa dentro di noi ci dice che quelle regole sono sbagliate e superiamo le resistenze (paura, dubbio…) che tendono a preservare un sistema che ha impiegato anni e anni per essere messo in piedi e che cerca di resistere con tutte le sue forze ad un cambiamento di direzione.
Per questa ragione l’utilizzo di droghe/farmaci psichedelici, in grado di favorire un cambiamento indotto, profondo e veloce dello stato di coscienza, possono essere in grado di “riprogrammare” una parte delle logiche di elaborazione e portare ad una visione del “mondo” e dei fatti molto diversa.
Fonti: https://www.toxicologia.unb.br/?pg=desc-noticias_foco&id=40
https://www.healthline.com/health/what-is-dmt#dmt-vs-ayahuasca
https://www.psycom.net/psychedelic-toad-medicine