Prima di potere rispondere a queste domande dobbiamo riflettere su un paio di cose.
La Scienza non è una divinità ma semplicemente un metodo di ricerca che, basandosi su dati “oggettivi” cerca di formulare delle teorie che possano spiegarli. La prerogativa della Scienza è proprio la confutabilità delle teorie che non potranno mai essere assolute.
A sostegno di questo concetto devo rilevarne un altro. Non esiste una realtà oggettiva al di fuori della nostra mente. E’ un concetto del quale ho ampiamente discusso ed è incontrovertibile.
Nessuno è in grado di potere dimostrare empiricamente che ciò che percepiamo sia oggettivamente per come lo percepiamo e che esista davvero al di fuori della nostra mente.
Se riuscite a comprendere questi 2 concetti basilari, potrete continuare con la lettura e potrete cercare di comprendere se sia giusto seguire o no la scienza.
Giordano Bruno fu condannato al Rogo per avere portato avanti delle teorie “eretiche” ed essersi rifiutato di ripudiarle. Il rifiuto dell’abiura lo condannò a morte il 17 febbraio 1600. Già in quel tempo si delineava l’ingerenza della politica e del lucro con la Scienza.
Giovanni Mocenigo, nobilee politico veneziano, entusiasmatosi alle sue dottrine sulla memoria e desiderando esserne istruito, invitò il filosofo, allora a Francoforte, a recarsi a Venezia e lo ospitò nel suo palazzo di S. Samuele. Giovanni Mocenigo offrì la sua casa al famoso monaco-filosofo nel 1592 per otto mesi, sperando di apprendere da lui i segreti dell’arte della memoria, ma forse anche dell’alchimia e della magia. Dopo alcuni mesi, Giordano Bruno decise di tornare a Francoforte e non riuscendo a trattenere ancora, secondo i suoi desiderî, Bruno presso di sé, e non soddisfatto degli insegnamenti fino allora ricevuti, lo denunciò come eretico e lo consegnò (22 maggio 1592) all’Inquisizione. Il potere e il lucro e l’ingerenza con la scienza che, se non accondiscendente, viene punita!
La Terra gira intorno al Sole.
Sebbene sembra che questa teoria fu prima di tutti avanzata dal filosofo greco Aristarco di Samo (Circa 250 a.c.) per svariate ragioni fu poi accantonata e ripresa ed attribuita all’astronomo polacco Niccolò Copernico ( ossia circa1800 anni dopo)
Il 5 marzo 1616 la Sacra Congregazione dell’Indice, creata da Pio V nel 1571 allo scopo di esaminare le pubblicazioni sospette di errori dottrinali o morali, ed eventualmente includerle nell’Indice dei libri proibiti,(La censura si ripete costantemente in tutti i regimi ciechi e autoritari della storia e fino ai giorni nostri!) pubblicò un nuovo Decreto (Un DPCM del tempo!) che condannava il De revolutionibus orbium caelestium, di Niccolò Copernico, e altre due opere: In Iob Commentaria, di Diego di Zúñiga, e la Lettera di P.A. Foscarini (…) della mobilità della terra e stabilità del sole. Il Decreto includeva anche un divieto generale dei libri copernicani (omnes libros idem docentes).
“Con cuor sincero e fede non finta, abiuro, maledico e detesto li suddetti errori et heresie”. Leonardo da Vinci, di fronte al Tribunale dell’inquisizione, nel 1633, fu costretto a ripudiare e maledire le sue teorie astrofisiche (cospirazioniste) tra le quali quelle che, confermando la tesi di Copernico, affermavano che la Terra girasse attorno al Sole. Salvo poi aggiungere però,, nell’atto di andarsene la frase: “Eppur si muove”, riferendosi proprio alla Terra. Si sa…è difficile far cambiare idea ad un “cospirazionista” Leonardo fu decisamente più “furbo” di Giordano Bruno e rinnegò le sue teorie per evitare il rogo!
Come si può facilmente notare, gli “scienziati” assolutisti del tempo, punivano persino col rogo, coloro che, pur con motivazioni oggettive, opponessero le loro teorie a quelle del pensiero unico dominante.
La storia dell’umanità ha visto una continua nascita, morte ed evoluzione di teorie scientifiche e non c’è nulla di più anti scientifico dell’affermazione della oggettività e assolutezza di una verità.
Qualcuno potrebbe obiettare che il fatto che la Terra giri attorno al Sole è ormai un fatto oggettivamente certo e quindi inconfutabile.
Tale affermazione però potrebbe provenire solo da chi non ha compreso il secondo concetto che ho posto prima della mia dissertazione ossia che non è possibile dimostrare una realtà oggettiva al di fuori della nostra mente.
Proprio per questa ragione qualsiasi teoria e qualsiasi fatto si possa pensare come oggettivamente inconfutabile, non è empiricamente dimostrabile al di fuori della nostra mente e, per tale ragione, anch’esso è confutabile.
Possiamo dunque affermare che sia giusto credere nella scienza?
Il discorso è molto più complesso di quanto possa sembrare. 100.000 anni fa gli esseri umani vivevano, così come vivevano 10.000 anni fa, come 2000 anni fa, come oggi. Vivevano, ridevano, piangevano, giovano e soffrivano…
Si viveva senza le teorie di Einstein e si viveva senza l’elettricità o senza le abitazioni con coefficiente A.
La gente rideva 100.000 anni fa e la gente ride oggi. Non è la scienza che ha migliorato o peggiorato il sistema sociale ma l’avidità, l’ottusità e la necessità di prevaricazione insite nella natura umana.
Se al tempo del medioevo non ci fosse stata avidità e prevaricazione, non ci sarebbe stata l’inquisizione, non ci sarebbero stati i feudi e la gente avrebbe vissuto in armonia e senza la necessità di “progredire” per ottenere benefici superflui a scapito della cosa più importante…il proprio tempo che è limitato e non rimborsabile.
Una società primitiva socialmente altruista in cui ci si aiuta vicendevolmente e si vive in armonica empatia non avrebbe nulla da invidiare rispetto ad una società tecnologicamente evoluta, immersa nell’inquinamento atmosferico ed acustico, dove si deve lavorare 10 ore al giorno per potere arrivare alla fine del mese e nella quale il tasso di depressi e malati cronici (a causa di uno stile di vita sbagliato) cresce ogni anno sempre di più.
Una cosa che, inoltre, salta all’occhio è che tanto più la scienza si è evoluta tanto maggiore è stata la ricchezza e il potere concentrato nelle mani di pochi. La scienza, infatti, viene sempre più sfruttata per gli interessi economici di una ristretta elite, piuttosto che per i reali bisogni della popolazione.
Paradossalmente, la scienza odierna assomiglia sempre più alla scienza assolutista medievale della inquisizione, assoggettata al potere finanziario e nella quale si deve credere per fede.
Formuliamo allora nuovamente la domanda: “E’ giusto seguire la scienza”?
Poiché la scienza non è un “essere” o una “cosa” oggettiva ma semplicemente un metodo di studio sempre confutabile, ognuno dovrebbe essere libero di seguire le teorie che preferisce.
La scienza offre delle chiavi di lettura e ognuno sia libero di scegliere le porte che desidera aprire…in quanto, l’unica certezza è che non è possibile dimostrare una realtà oggettiva al di fuori della nostra mente.