Relazioni d’Amore e Relazioni Tossiche Parte 1/2

Parte 1/2

Breve Premessa

Ho deciso di scrivere questo post il giorno dell’anniversario della morte di mia moglie. (28 aprile 2016)

Una donna che mi ha regalato sensazioni profonde e grazie alla quale ho conosciuto un amore grande. Quello che ti fa far cose che mai avresti immaginato di potere fare, che ti fa provare emozioni uniche e ti fa sentire vivo e felice di esserlo.

L’amore che non ha uno scopo ma che è fine a se stesso e si autoalimenta nella quotidianità.

Lo riconosci perché ti fa sentire vivo. La “ricetta” è semplicissima. Ridurre al minimo gli ingredienti tossici: aspettative, giudizio “egoico” e condizioni.

Cyn mi ha amato per come sono dentro. Non si è infatuata dell’idea di come avrei dovuto essere, non ha proiettato su di me delle costruzioni sociali mi ha accettato per come ero ed è riuscita a vedermi.

Vedere un essere umano significa andare oltre l’apparenza. Significa coglierne l’essenza e nel momento in cui questo avviene, la materialità di ciò che ci circonda assume una importanza secondaria. Custodire e coltivare il dono immenso (amore) ricevuto diventa la missione naturale più importante. Ognuno sa che potrà contare sull’altro al 100% e la relazione fa perno sulla fiducia e l’onestà.

All’inizio della nostra relazione (nella fase super iniziale) ci furono delle incomprensioni iniziali ed ebbi un paio di “scappatelle” con un paio di ragazze. Quando cominciammo ad entrare veramente in risonanza e la relazione divenne seria glielo dissi. Fu dura…ma per poco. Da quel momento, per me, Cyn fu l’unica donna e mai più avrei pensato di tradirla e l’onestà e la trasparenza divennero le fondamenta della nostra relazione.

E’ importante partire dal presupposto che l’universo esteriore è, per tanti aspetti, specchio del nostro universo interiore.

Per questa ragione, per tanti versi, alterando il nostro universo interiore e la percezione di esso possiamo alterare anche quello esterno.

La cosa fondamentale è il fermo desiderio di volerlo.

Chi non ha mai provato l’amore pulito difficilmente potrà comprendere quanto sto scrivendo ma mi auguro davvero che si apra ad esso.

Lo stesso vale per chi ha avuto un’infanzia problematica nella quale non ha ricevuto un grande amore. E’ come cercare doti da sommelier in qualcuno che non abbia mai assaporato i vini.

Cerchiamo di procedere per punti e come riferimento prendiamo una relazione d’amore sana tra due individui.

AMORE

Come definiremmo l’Amore nell’ambito di una coppia?

L’Amore è una sorta di incantesimo che rende magica una relazione tra due individui che, altrimenti, sarebbero amici.

La semplicità è la migliore amica dell’armonia (che è in relazione biunivoca coll’amore).

Meno condizioni e aspettative si interpongono tra due individui, maggiori probabilità ci sono di avere una relazione che proceda in modo sano ed armonioso.

L’Amore è lineare. Amore è non vedere l’ora di incontrarsi, incoraggiarsi, scambiarsi energia positiva, desiderio di condividere, avere fiducia, essere onesti e gioire infinitamente della felicità e della gioia del partner senza provare alcun tipo di invidia…e tenere enormemente all’altra persona.

Estrapolando le caratteristiche divine da questo e portandolo ad un livello terreno, potremmo affermare che l’amore non si può spiegare in modo logico.

E’ un’attrazione che non dipende da qualcosa in particolare. Come una sorgente musicale investita da onde sonore che entrano in risonanza cominciando a vibrare allo stesso modo, due individui si incontrano e le loro emozioni cominciano a danzare assieme armoniosamente.

Condizioni, giudizio “egoico” e aspettative sono semplicemente dei contaminanti che si interpongono tra le onde sonore, alterandole e portandole in dissonanza.

Per provare amore verso gli altri, prima di tutto dobbiamo essere in grado di provare amore per noi stessi.

Se cerchiamo negli altri ciò che noi non siamo in grado di dare a noi stessi, non troveremo mai la risonanza. Saremo come una sorgente sonora spenta o stonata, che non potrà mai entrare in una risonanza armonica, al contrario, rischierà di entrare in continue dissonanze (relazioni tossiche).

Come Possiamo capire se siamo una Sorgente Sonora Armonica o Disarmonica?

Una “sorgente sonora armonica” , quasi certamente è stata “bene accordata” durante l’infanzia e non ha ricevuto contaminanti particolarmente forti.

Quanto minori saranno le nostre esigenze, quanto più in pace saremo con noi stessi, tanto più il nostro Universo Interiore sarà equilibrato e armonico.

Ogni qualvolta ci aspettiamo qualcosa da qualcuno confermiamo, come con uno specchio, di cercare ciò che a noi manca.

Le aspettative che abbiamo nascondono i nostri vuoti interiori che vogliamo che gli altri colmino. Le condizioni che poniamo sono dei “meccanismi di sicurezza” interni che impediscono agli altri di gravitare attorno alle nostre ferite infantili ancora aperte.

Accettarlo è già un passo avanti verso l’armonizzazione, rifiutarlo conferma la nostra chiusura e l’impossibilità di potere avere una relazione salutare d’amore.

L’amore è un sentimento lineare che ha un inizio ma non ha una fine. E’ uno stato di pace e serenità. Non ti domandi il perché.

Quando vedo un bel cielo azzurro, sono contento. Esco e me lo godo. Sto bene. Non mi domando alcun perché. Non mi aspetto nulla da esso. Spero sempre che il giorno dopo torni ad essere azzurro. Se poi verranno le nuvole…lo accetterò e attenderò il giorno in cui l’azzurro tornerà ad apparire.

Non mi arrabbio col cielo se piove perché la rabbia proviene dalla delusione di una aspettativa mancata e l’aspettativa è figlia della presunzione di potere controllare l’Universo che ci circonda. Non mi aspetterei mai che il cielo sia sempre sereno.

L’amore è Armonia, senza la contaminazione delle aspettative, delle condizioni e del giudizio “egoico”.

Le aspettative sono in gran parte una eredità che proviene dall’infanzia. Sono quelle che delineano le caratteristiche del “partner ideale”. Prescindono dall’amore. Sono create nel “laboratorio familiare” e proprio per questo sono tossiche in partenza.

Tanto maggiore è il taglio che diamo al passato tossico, tanto minori saranno le aspettative, tanto più ascolteremo l’armonia dell’amore e ci avvicineremo al partner coll’unica “pretesa” di lasciarlo libero e amarlo semplicemente per ciò che sentiamo depurato dal nostro passato.

Le condizioni, come già scritto, sono invece dei “meccanismi di sicurezza” interni a noi che impediscono agli altri di gravitare attorno alle nostre ferite infantili ancora aperte.

Se ho una ferita narcisista e quindi sono una persona profondamente insicura , ogni qualvolta il mio partner si avvicinerà al mio vero “SE” e alle mie vulnerabilità, lo allontanerò con forza.

Per svolgere meglio questo lavoro di difesa userò sempre delle maschere quando mi interfaccerò con lui/lei.

Il giudizio “egoico” non è il giudizio costruttivo quale ad esempio può essere quello di correggere amorevolmente il modo in cui il partner pulisce una pentola o dipinge una parete… Il giudizio “egoico” si rifà alle distorsioni prodotte dalle costruzioni sociali e dalla eredità caratteriale trasmessa dalla famiglia e che comporta critiche (frutto di giudizio negativo) su cose effimere e di minima importanza che, però, vengono invece considerate come “fondamentali”.

Cosa è davvero fondamentale in una relazione d’amore? Un partner che ci porta i fiori, ci apre lo sportello dell’auto, che si veste in modo “figo”, che sa cucinare bene, che ci offre una villa con piscina, che quando lo/la vedono passare tutti si voltano per la sua bellezza…o un partner che ci assiste costantemente quando siamo malati, che ci dà forza nei momenti di difficoltà, che ci aiuta ad essere noi stessi, che ci fa esprimere liberamente, che ci accetta per come siamo, che è sempre disponibile quando abbiamo bisogno?

L’amore incondizionato e completamente privo di giudizio “egoico” e di aspettative è l’amore Divino…quello che non può esistere tra gli esseri umani.

Noi dobbiamo cercare semplicemente di avvicinarci ad esso. Quanto meno “ingredienti tossici” porremo tanto più “puro” (o per meglio dire meno contaminato) sarà l’amore. Per questo le personalità di chi compone la coppia sono essenziali. Tanto più le personalità sono contaminate (e quindi tossiche) tanto più ingredienti tossici porranno tanto più ci si allontanerà dall’amore vero e ci si avvicinerà ad un semplice rapporto commerciale.

Per avere una relazione felice tra persone adulte che vogliano crescere serve la fiducia e, quindi, la verità. Occorre eliminare le maschere che usiamo per proteggere le nostre ferite emotive.

Quando proviamo rabbia per qualcosa che qualcuno ci dice, indirettamente scopriamo i nostri punti deboli e le nostre ferite. Quella rabbia che proviamo evidenzia i nostri problemi e, per certi versi, dobbiamo ringraziare chi ce la fa provare perché ce li fa riconoscere.

E’ alla verità che dobbiamo puntare ben sapendo che la verità mette a nudo le nostre debolezze, le nostre frustrazioni, le nostre psicosi, scoperte le quali, inizialmente, potremmo provare rabbia e rancore che rifletteremo su chi le ha evidenziate…

Se qualcuno, dunque, ce le mostra (sia esso il partner o l’amico), dobbiamo ringraziarlo piuttosto che allontanarlo come un nemico perché fa rapidamente il lavoro che uno psicologo farebbe in un lungo periodo e dopo tanti euro. Cosa, invece, accade spesso? Invece di ringraziare chi ha messo a nudo le nostre problematiche, passiamo la vita a pagare un “professionista” per spiegargli che io sono un disgraziato, malato etc…!

L’ Amore si prova o non si prova. Ce lo insegna l’infanzia e non uno psicoterapeuta o uno youtuber. Pensare il contrario significa avere una visione meccanicistica e superficiale della sensazione più bella del mondo che, invece, non può essere spiegata…al massimo se ne possono definire i tratti e può essere descritta o riconosciuta.

Il vero passaggio, invece, lo facciamo quando scopriamo cose di noi che non sono carine che, però, non siamo noi. Sono semplicemente sempre e regolarmente introiezioni di cose che sono venute da fuori!

Quindi quando uno pensa: “chissà cosa pensa quella persona di me”…in realtà ha un problema con se stesso e con le negatività acquisite in passato.

Tu collabori con una persona. All’inizio è una meraviglia perché vi incontrate in tutto… Un giorno tu ti accorgi che lei è cambiata. E cominci a dirti: Ma, forse ieri ho fatto qualcosa (di male) , forse sua mamma ha detto qualcosa…Ti vai a cercare una infinità di giustificazioni che non stanno in piedi.

Invece, dille: “Senti, io ho questa sensazione…che tu stia dicendo cose che non sono vere”. Se la persona ti risponde: “NO…figurati”…Allora hai già la conferma. Salutala e vattene…almeno lo hai capito

Questo riassume, un poco, la direzione che dovrebbe avere una relazione tra 2 individui adulti, maturi, che cercano di ridurre al minimo il giudizio “egoico”, che si vogliono bene e che vogliono passare assieme del tempo di qualità costruendo un legame basato sulla fiducia reciproca e che, quindi, non hanno paura di mettersi a nudo…non hanno paura di perdere l’ammirazione del partner (non temono le aspettative del partner) perché questo si accorge che di fronte non ha Superman o Wonder woman e riducono al minimo possibile le condizioni e per le poche necessarie, cercano in tutti i modi di trovare un compromesso il più gradevole possibile per entrambi.

Nella seconda parte che sarà pubblicata a maggio: “Quando ci accorgiamo che una relazione è con un partner tossico?”