Bisogno di Legami e Disequilibri Interiori

I legami sono come catene. Ci allontanano dalla pace e ci rendono schiavi.

Mi viene in mente l’immagine del cane a passeggio col guinzaglio. Sembra felice e lo è probabilmente perché dalla reclusione è passato, per un breve tempo, ad una situazione migliore e quindi alla passeggiata che, seppur legato, lo rende contento. Sappiamo che la Felicità, comunque non può essere continua

Molti antropologi hanno ipotizzato che l’unità sociale di base dei primi esseri umani era la banda o la tribù piuttosto che la famiglia.  È stato difficile capire quando la famiglia nucleare sia diventata il centro dell’organizzazione sociale umana. Gli archeologi hanno portato alla luce migliaia di scheletri nei primi siti agricoli in tutto il Medio Oriente e in Europa, e molti di loro erano sepolti insieme in modo tale da poter suggerire legami familiari.

Sono teorie e come tali possono essere riviste in qualsiasi momento. Sappiamo, comunque, che migliaia di anni fa, la visione e l’organizzazione della famiglia era  differente. 

Un Sistema sociale vasto non può prescindere da un controllo massiccio degli elementi che lo compongono e la creazione di legami porta ad un più facile controllo. Se non hai moglie, non hai figli, non hai lavoro…puoi sfuggire facilmente al controllo e un Sistema Sociale grande non può sussistere se i suoi elementi escono fuori controllo.

La creazione di legami , oltre ad evidenziare la debolezza dei membri, rafforza il potere di controllo su di essi e quindi il Sistema Sociale stesso.

Pensate al Matrimonio…2 persone decidono di stare insieme ed hanno bisogno di un contratto che dia valore al loro “amore”…perché altrimenti il loro amore non sarebbe riconosciuto. Il punto è che questa prassi è stata introdotta in modo così profondo nelle menti degli esseri umani che, il matrimonio (contratto),  è ormai visto come la massima espressione d’amore in un rapporto di coppia da un elevato numero di persone.

Ecco come un legame artificiale e creato a tavolino entra a far parte della cultura di un popolo fino al punto di apparire come un desiderio “naturale”

Si è creato dunque un legame che non ha nulla di naturale ma che ormai è stato “naturalizzato” … già da bambini, i film, i cartoni animati, i genitori, la scuola etc…fanno un lavaggio del cervello costante sull’importanza e la “bellezza” del matrimonio e sul fatto che si debba “mettere su famiglia” quale obiettivo importante!

Se incontrassi una persona verso la quale non provi nulla e poi ti dicessero che è un tuo fratello di cui non si conosceva l’esistenza…probabilmente a causa del nuovo “legame” formalizzato, lo guarderesti in modo differente e forse lo inviteresti anche a casa , magari per  instaurare un rapporto. Dal nulla alla “relazione” semplicemente grazie al fatto che ti hanno detto che tra te e lui c’è un “legame” . Il Contratto che accende un “sentimento”

I legami e dunque i vincoli fanno bene a noi e alle relazioni? 

Partiamo dal presupposto che un vincolo preclude una libertà ed una libertà preclusa non può far bene. Il punto è che a certe situazioni si arriva solo dopo millenni…questo ci porta a ritenere che una data regola sia giusta semplicemente perché ci siamo abituati ad essa molto ma molto gradatamente ed oggi, ci sembra persino che sia frutto del nostro pensiero al punto tale che, paradosso, potremmo difendere delle situazioni contro le quali, invece, migliaia di anni fa, gli esseri umani avrebbero lottato.

Il legame che si crea è il frutto di una nostra debolezza. Più legami abbiamo e più deboli possiamo ritenerci. 

Pensiamo al primo legame che viene in mente: il legame genitori-figli. E’ chiaro che il genitore decide di avere figli per un semplice fine egoistico.  Il figlio, però, si trova ad essere legato al genitore. Il legame primordiale non è affettivo ma utilitaristico. Il genitore infatti possiede le risorse necessarie per fare vivere il nascituro. Cibo, Tetto, Vestiario… Il genitore, dunque, crea un legame forte e, che lo voglia o no, trasmette al figlio un segnale ben chiaro: “Io ho il necessario per il tuo sostentamento”. 

Il figlio, poi, a causa di un persistente lavaggio del cervello (dai media, ai film, ai messaggi subliminali…festa della mamma, festa del papà etc etc etc) e per una serie di giustificazioni di cui il suo subconscio ha bisogno per potere affrontare la vita con serenità senza dovere mettere in discussione tutto ciò che ha appreso,  accetta che i genitori lo amano in quanto gli danno l’affetto e tutto il necessario…la sua mente  elimina il pensiero che lo porterebbe a conflitti interiori sul fatto che: E’ vero che i genitori gli hanno dato tutto ma lui si trova sulla Terra solo a causa di una scelta unilaterale , che non gli è stato chiesto prima se fosse voluto nascere e quindi, in fin dei conti…ciò che i genitori gli danno non è altruismo ma è una specie di compenso ad uno degli atti più egoistici che si possa compiere,  la procreazione e che nessun “sacrificio” potrà mai riscattare.

Poco importa, infatti se le cose gli andranno bene…Basti guardare alle centinaia di milioni di persone in estrema povertà, o a quelle che si ammalano gravemente, quelle che muoiono in guerra…in pratica avere figli è come giocare alla lotteria ma con la vita di qualcuno. 

Il Genitore ha bisogno del figlio (Debolezza che crea una necessità e che crea un Legame) e il Figlio è costretto ad avere bisogno del genitore (debolezza che crea bisogno che crea legame)

Il caso Genitore-Figlio è quello più emblematico. Teoricamente il più semplice da comprendere ma al contempo anche il più difficile in quanto tendiamo a negare a noi stessi l’essenza di quel legame.

Il Ricatto Morale rafforza il legame e lo rende indissolubile. Si entra in una spirale infinita di do ut des (che è un po’ alla base di qualsiasi legame)

Il Genitore ti da la vita (senza chiedertelo), ti mantiene (mi sembra il minimo che possa fare) ti educa (a sua immagine e somiglianza). Dall’altro lato, ciò che viene dato a te viene mostrato come un dono frutto di una bontà e non come un atto dovuto e attraverso una manipolazione costante (che parte dai genitori fino ad arrivare ai media) ti cominci a sentire in debito per i “sacrifici fatti per te”…un debito a lungo termine che dovrai, in qualche modo, ripagare. Ovviamente il debito è semplicemente una percezione che risulta da un lavaggio del cervello costante. Se, infatti, fin dalla nascita, i genitori  chiedessero scusa per avere messo al mondo senza domandarlo e ammettessero il loro atto estremamente egoistico, e i media mostrassero i genitori come esseri egoisti che hanno procreato per il soddisfacimento di un bisogno personale,  probabilmente la relazione sarebbe molto diversa. I legami però, come accennato prima, sono necessari per la sopravvivenza di un sistema socio-culturale di grandi dimensioni. Il legame porta al ricatto morale e al controllo

E’ importante comprendere che accettare l’idea che il legame è il risultato di una debolezza non è una cosa semplice in quanto richiede una totale messa in discussione di se stessi.

Il legame nasce da una instabilità. Come una barca che ha bisogno di un’ancora per potersi ormeggiare in mare. Come un alpinista che ha bisogno di una corda per scalare la montagna. Il legame è sempre il risultato di una debolezza. Il matrimonio come contratto mi serve per assicurarmi qualcosa che ho paura di perdere o che mi assicuri un qualcosa in caso di perdita… Il legame con gli amici mi serve per: Uscire la sera, trovare qualcuno con cui parlare e/o confidarmi, avere dei consolatori, sentirmi importante per qualcuno…e potrei continuare per molto tempo. I legami sono i nostri appigli per non precipitare giù…

Immaginare un essere umano che sia in perfetto equilibrio è che non abbia bisogno di nulla va oltre la nostra immaginazione. Un individuo del genere, probabilmente, avrebbe solo interazioni libere con chiunque incontri nel suo percorso ma non creerebbe alcun tipo di legame…

E’, però, importante comprendere quanto ogni legame che abbiamo rappresenti una debolezza. Quanti più ne avremo tanto più deboli saremo.  

 

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