L’Idea di Bellezza non è innata ma è Indotta. Ricordo in quanti postarono sconcerto per il furto dell’ “Urlo” , “capolavoro” di Munch. Mi domando in quanti, realmente, riescano a percepire l’arte in quel dipinto.
Direi che sia molto più sconcertante il fatto che ci sia gente che muoia di fame e che dei dipinti su tela il cui valore intrinseco sia di poche decine di euro e la cui “bellezza” è assolutamente soggettiva vengano valutati decine di milioni di euro e la cui valutazione, in fondo, abbia il fine di rendere ancor più opulenti taluni individui che sono già ricchi.
E’ molto comune osservare la massa fingere di apprezzare talune opere pur non comprendendole per il semplice fatto che la critica le ha consacrate opere d’arte. Questo avviene in qualunque campo, dalla letteratura, alla pittura, dalla fisica alla scultura.
La Tate Gallery di Londra ospita circa 8 milioni di visitatori l’anno…Quanti di loro comprendono davvero il significato e il valore delle opere esposte?
L’opera d’arte la fa il critico e il critico, molto spesso, è sul libro paga di ricchi, lobby e corporation.
“Il mondo dell’arte, in ogni sua parte … è corrotto nei seguenti modi:
a) È gestito totalmente dai ricchi come fosse un giocattolo.
b) Ama apparire preoccupato per i poveri, i problemi sociali, ecc., ma non lo è e anzi, di solito agisce proprio contro gli interessi sociali.
c) Molte istituzioni, musei, gallerie, ecc. di “prestigio”, sono state create ed esistono semplicemente per aumentare il valore dei dipinti per il guadagno privato di collezionisti, investitori e talvolta artisti.
d) Molti individui ricchi e società società che controllano il mondo dell’arte non hanno un vero background e competenza artistica.
e) Le “case d’aste”, che in realtà fanno capo alle banche e sono gestite gestite da ragazze sveglie e di bella presenza che altrimenti sarebbero disoccupate e da stupidi “storici d’arte”. ( Gregory Battcock: ‘The Art World Is Corrupt in the Following Ways…’ )
Il punto è che non esiste un qualcosa di oggettivamente bello o di valore. Il Sistema sociale nel quale viviamo, grazie alla manipolazione mediatica, però, ci fa credere che esista e grazie a questa idea distorta che viene installata nella mente di ognuno, si creano canali (Moda, Arte, Cucina etc etc etc) la cui funzione è quella di generare tendenze che generano ricchezza e creano “gap” e sperequazioni sociali che servono a delineare maggiormente il confine tra ricchi e poveri, tra potenti e deboli.
La manipolazione avviene sin dalla nostra nascita ma prima di noi sono stati manipolati i nostri genitori e i nostri nonni e i nostri bisnonni. In questo modo la manipolazione si insinua lentamente, senza che nemmeno ce ne accorgiamo tanto da farci credere che qualsiasi scelta e qualsiasi giudizio riguardante anche l’estetica, sia tutto nostro. Frutto del nostro “libero pensiero” che, come abbiamo visto, non esiste. (Esiste il libero pensiero? )
Per questa ragione l’idea di “Bellezza” deve rispondere a certi criteri che, a noi, sembrano naturali mentre in realtà sono totalmente indotti. Sembrano frutto di una nostra scelta ma non lo sono. 100 anni fa si considerava bella una donna con certe forme e un po’ in sovrappeso. Oggi si considera bella una donna quasi anoressica. Dove sta la verità? Per quale motivo abbiamo cambiato la nostra valutazione e il nostro giudizio?
Alcuni anni fa se fossimo andati in giro con i Jeans strappati, ci avrebbero fatto l’elemosina. Oggi sono la moda e sono considerati belli. Taluni spendono 500 euro per un paio di jeans scoloriti e strappati! Dunque i Jeans strappati erano brutti 20 anni fa ed oggi sono belli? E’ chiaro che un concetto così volubile di bellezza è ideale per fare arricchire chi decida cosa sia la “Bellezza del momento”.
Siamo abituati a vedere nella simmetria una sorta di linea guida dell’ordine e della precisione. Difficilmente apparirà bello un qualcosa di asimmetrico. La motivazione è abbastanza semplice. La maggior parte di cose che vediamo in natura è simmetrica (petali dei fiori, gambe, braccia, occhi…) e ciò che non lo è lo può diventare anche attraverso il cambiamento del punto di osservazione (una catena montuosa potrebbe apparire asimmetrica ma se assumiamo un punto di vista tale da “equilibrare” l’asimmetria della montagna con un altro elemento, ecco che avremo ritrovato nuovamente la nostra amata simmetria. Un po’ come le scene cinematografiche, come le foto della maggior parte dei fotografi.
Una asimmetria tende a mostrare un “disequilibrio” e l’essere “squilibrati” è, quasi sempre, considerato un difetto.
La semplice spiegazione per la nostra attrazione per la simmetria è che è familiare e, pertanto, cerchiamo sempre di ritrovarla e/o di riprodurla. Gli oggetti e le immagini simmetriche giocano secondo delle regole che i nostri cervelli sono programmati per riconoscere facilmente.
“La simmetria conduce all’economia e la natura, come gli esseri umani, sembra preferire l’economia. Se pensiamo alla natura come un vasto esperimento in corso, alla costante ricerca di diverse possibilità di progettazione, allora quei progetti che costano meno energia o che richiedono il minor numero di parti diverse per unirsi al momento giusto avranno la precedenza, proprio come il principio della selezione naturale afferma che gli organismi con la migliore capacità di sopravvivere domineranno nel tempo.
Ad esempio, perché le api costruiscono l’arnia fatta di esagoni invece di un’altra forma più “organica”? Lightman afferma che esiste una “verità matematica” per le figure geometriche: triangoli equilateri, quadrati ed esagoni sono le uniche forme geometriche che possano giacere su una superficie piana e senza creare spazi vuoti. Così le api costruiscono i loro esagoni simmetrici e pieni di miele, senza sprecare spazio “Gli spazi inutilizzabili distruggerebbero il principio dell’economia”, ha affermato Lightman. E il principio dell’economia dipende dall’efficienza e dall’ordine: se ci fossero lacune, sarebbe più difficile per le api fare un lavoro diligente”. ( The Science of Symmetry and Why We’re Drawn To It)
Un “Sistema Simmetrico” è, oltretutto, facilmente controllabile. Per questa ragione è chiaro come un controllore possa presentarlo come bello e giusto in se stesso, per il semplice fatto di essere “equilibrato” e per la facilità di poterlo controllare.
Chiaramente anche questa è una visione soggettiva. Non ha nulla di oggettivamente reale.
L’Universo della “Bellezza” fa girare l’economia mondiale. Seguiamo le mode e ci lasciamo manipolare giorno dopo giorno su ciò che è bello e ciò che non lo è. Resistere al bombardamento mediatico di “Opinionisti”, “Esperti d’arte”, “Esperti di moda”, “Influencer” che pompano l’Industria Mega Miliardaria del “Bello” non è una cosa semplice. Significherebbe, innanzitutto, disinteressarsi dell’opinione e del giudizio altrui. Mettere da parte il proprio Ego e vivere per se stessi e non per apparire.
Cosa importa se ho il cappello storto, se ho la giacca vecchia, se ho una calza di un colore e una di un altro perché una di esse era bucata? Se viviamo in funzione degli altri, non viviamo, in realtà, una vita nostra. Pensare che l’idea di bellezza venga da una nostra personalissima idea, è pura illusione in quanto viene da un profondo e lungo “indottrinamento” che è incominciato prima ancora della nostra nascita ed è continuato fino ai giorni nostri.
Se imparassimo ad accettare l’idea che il “Bello” è semplicemente un concetto sociale e che nulla ha a che fare con una oggettività, riusciremmo anche a svincolarci dai giudizi altrui e vivremmo una vita più libera, spensierata ed economicamente efficiente.
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