La Morte ci rende Liberi…

Secondo la Teoria dell’Informazione Integrata di Giulio Tononi (Neuroscienziato di fama internazionale), la Coscienza sarebbe il frutto di un processo di “comunicazione” efficace tra un elevato numero di elementi.

In futuro potremo anche discutere del tema della Coscienza più approfonditamente. Occorre comunque evidenziare che oggi nessuno sa esattamente cosa sia e perché si formi. Qualsiasi studio fatto porta solo a delle teorie, esattamente come gli studi che fanno riferimento all’Universo. 

Anche per questa ragione sono portato ad equiparare l’Universo percepito alla Coscienza Consapevole. Non può esistere un Universo se questo non è percepito consapevolmente e la consapevolezza provoca l’esperienza soggettiva la cui privatezza non può essere sondata

Una domanda divenuta un classico della filosofia della mente venne posta dal filosofo Thomas Nagel, proprio per sottolineare quanto appena scritto: “che cosa si prova ad essere un pipistrello?”

La Coscienza, dunque, è come una “prigione dorata” che crea il suo Universo. Ognuno di noi è una Coscienza consapevole (a se stante o parte di una Coscienza Universale) che crea un Universo con le sue regole con i suoi colori, con i suoi odori…Siamo racchiusi all’interno di un “Sistema Cosciente” nel quale potremmo essere lo stesso “Sistema Cosciente” (noi stessi) il creatore delle malattie, delle leggi, delle condanne, delle guerre, dei disastri… Un poco come nel film “Il tocco della Medusa” nel quale un uomo era responsabile volontario o involontario di disastri che creava attraverso i suoi pensieri . La nostra Coscienza consapevole potrebbe funzionare in un modo simile.

Poco importa se la Coscienza si sia creata da sola o se sia stata creata.

La “Morte” dunque sarebbe proprio la fine di questa Coscienza Consapevole e la liberazione da essa. Terminerebbe qualsiasi esperienza circoscritta e subordinata all’esperienza cosciente. Non saremmo più schiavi di essa e potremmo tornare ad essere “materia” “volatile” e libera non più imprigionata secondo “codici” e “regole”.

Tendiamo a vedere la Morte come la fine mentre dovremmo imparare a vederla come l’inizio di un percorso libero. Il ritorno alla libertà. Cambiare la percezione che abbiamo di essa dipende semplicemente da noi e da nessun altro. 

Per usare una metafora, immaginate di essere rinchiusi all’interno del vostro cervello. Aprite gli occhi e osservate un mondo che è dentro di esso. Qualsiasi cosa vediate, tocchiate o ascoltiate appartiene al vostro cervello. 

Quando sognate, però,  parte del vostro cervello non è attivo e, per questa ragione, talune volte potete volare, rompere le barriere spazio temporali…potete far cose che poi, quando il cervello si “sveglierà” e ricomincerà a “funzionare” normalmente non potrete più fare. La morte del cervello potrebbe, per questa ragione,  portare a tornare ad essere come nei sogni, parte integrante dell’Universo stesso…essere tutto e tutti nello stesso istante. Un Universo in cui spazio e tempo non esistono ma esiste semplicemente la sensazione di “essere”.

Non esisterebbe il bene o il male, le regole, le leggi…in quanto tutto ciò è il semplice frutto di una realtà soggettiva e che nulla ha a che fare con una realtà oggettiva. 

Se imparassimo a vedere la Morte in questo modo, cominceremmo a percepirla come una liberazione. Mia madre mi dice sempre che:”La morte è la cosa più bella della vita!”

Morire per cominciare a vivere realmente ed uscire da un sistema creato dalla Coscienza consapevole che ci separa dal resto dell’Universo e ci dichiara come esseri a se stanti e distaccati da ciò che ci circonda.

Argomenti Correlati:

Topic: Lutto e Morte  – 

La Coscienza crea la materia. Può l’alterazione della Coscienza cambiare la natura umana e l’Universo che la circonda?  – E’ giusto seguire le Regole?

Photo Credits: Sasint  – 

Photo Editing and Composition: Giorgio Lo Cicero