L’insicurezza è ciò che ci contraddistingue come esseri umani e l’insicurezza è frutto dell’ego. Nel momento in cui prendiamo coscienza di noi stessi e ci auto determiniamo come esseri unici e separati dal resto che ci circonda, simultaneamente emergono le nostre insicurezze.
Ho gia accennato al fatto che per colmare i nostri vuoti interiori l’essere umano ha la necessità di appartenere a qualcosa. L’ego ci distacca dal resto e, immediatamente dopo, cerchiamo di aggrapparci ad esseri e/o cose per sentirci in qualche modo più sicuri e non soli.
Il senso di appartenenza è proprio la cartina tornasole che evidenzia le nostre debolezze, i nostri vuoti interiori e l’incapacità di un equilibrio autonomo.
L’essere umano ha bisogno di sentirsi parte di qualcosa in quanto da solo si sente perso. Questa sua grande debolezza lo rende estremamente volubile, manipolabile e vulnerabile e nel momento in cui la sua mente si fonda con quella del gruppo che lo accoglie, il suo pensiero individuale tenderà a lasciare il posto ad un pensiero unico collettivo che adotterà e accetterà come suo proprio.
In questo modo prende forma il pensiero di massa. In una setta religiosa, in un clan, in una “famiglia”… i membri tenderanno ad avere pensieri individuali autonomi per certi argomenti ma per altri, quelli che danno loro il “diritto” di appartenere al gruppo, il pensiero individuale sarà sostituito dal pensiero unico collettivo del gruppo che da ora in poi chiameremo “branco” in quanto il pensiero di questo non è mai articolato e intelligente ma tende ad essere animalesco ed estremamente elementare.
Pensate al branco dei crociati. Non riflettevano mica sul fatto che truicidare e torturare per “convertire” forzatamente qualcuno ad una religione che non gli apparteneva fosse qualcosa che andava persino contro gli stessi insegnamenti della religione che volevano imporre.
La loro missione era basica ed elementare e un pensiero lucido, complesso e razionale non era contempleto…convertiti o ti uccido.
Differente era la dinamica intellettuale di chi maneggiava la cosa ma in quel caso non si parla di massa ma di “elite”. Il Branco invece, spinto da un comando e da un impulso, agiva senza riflettere.
Il passare dei secoli non cambiano il modus operandi del branco.
Non tutti i branchi appartengono necessariamente ad una congregazione religiosa o a un clan…A volte un evento qualsiasi può catturare l’attenzione di un gruppo più o meno vasto di individui che cominciano ad abbandonare il loro pensiero individuale sostituendolo con quello unico collettivo (il pensiero stupido).
” Tra il grande matematico e il suo calzolaio potrà anche esserci un abisso dal punto di vista intellettuale ma dal punto di vista del carattere la differenza è il più delle volte nulla o molto limitata. Nell’anima collettiva le attitudini intellettuali degli individui e di conseguenza la loro individualità, si azzerano. L’eterogeneo annega nell’omogeneo e dominano le qualità inconsce ” (Psicologia delle Folle)
Gli eventi possono essere di varia natura ma la Paura è ciò che maggiormente tende a fare aggregare il branco e accantonare il pensiero individuale. Per questa ragione, da sempre, i gruppi elitari hanno utilizzato questo mezzo per annullare il pensiero individuale e potere, in questo modo, manipolare con facilità la massa.
In pratica è quello che succede ad ognuno di noi quando ci troviamo di fronte ad un evento improvviso, imprevisto e che reputiamo come estremamente pericoloso. La reazione è istintiva. La ragione viene messa da parte. Chi, per professione, studia il comportamento umano, seppur con piccoli margini di errore (che grazie alla tecnologia diventano sempre minori) sa quale sarà il comportamento di un individuo di fronte ad un evento X imprevisto e improvviso . Per questa ragione creare un evento può spingere un individuo e/o una massa a compiere azioni che beneficeranno proprio chi ha creato l’evento.
La paura ci rende istintivi e vulnerabili. Per questa ragione la paura è l’elemento migliore in assoluto per potere manipolare un individuo o una folla.
Il nemico invisibile è forse la più bella invenzione. Molti genitori l’adottano per tenere buoni i loro figli. “Attento che viene il lupo cattivo”.
Lo stesso atteggiamento viene utilizzato da taluni proprio per potere manipolare la massa.
Io non avevo nulla contro i Talebani fino a quando il mio governo col supporto dei media mi disse che I talebani erano cattivi e pericolosissimi. Io non ho mai visto ne toccato Bin Laden eppure era (dicono!) il nemico numero 1 del mondo occidentale. Che dire dell’ISIS?…Questi criminali terroristi che vogliono distruggere l’occidente. Ok, non li ho mai visti ne sentiti però qualcuno mi assicura che sono i miei nemici peggiori.
La cosa anomala è che per proteggermi da tutti questi “nemici” oggi io debba essere maggiormente controllato e la mia privacy debba subire sempre più violazioni. Ma ci viene detto che tutto ciò è fatto per il nostro bene. Ci privano delle libertà per proteggerci da nemici che a noi, personalmente, non hanno mai fatto nulla e che, chissà, potrebbero anche essere taluni membri dei servizi segreti che giocano al “lupo cattivo” proprio per potere manipolare la massa con facilità e controllarla sempre di più.
In effetti, per paura, la folla accetta privazioni delle libertà personali e abusi sulle Costituzioni sempre maggiori. Il premio è la “menzogna piacevole”. La “salvazione” dal nemico invisibile.
La suggestione è alla base della manipolazione della massa in quanto la suggestione è una caratteristica inscindibile dalla massa stessa.
Nelle folle si accumula la stupidità, non l’intelligenza. Per questa ragione la manipolazione di questa può risultare estremamente facile. Sono le qualità generali del carattere, comandate dall’inconscio, che la maggior parte degli individui normali possiede all’incirca nella stessa misura, che vengono messe in comune nella folla. La folla può essere considerata come un individuo assolutamente stupido ed impulsivo.
La folla preferisce una menzogna piacevole ad una verità scomoda. Non considera che in questo modo si ritroverà in una situazione ben peggiore. La folla ama il populismo ed è per questo che i più grandi dittatori erano dei grandi oratori. Le loro parole costruivano realtà grandiose nell’immaginario collettivo. Peccato che l’immaginario collettivo sia semplicemente una menzogna.
Un libro che ha ben fotografato la massa è: “Psicologia delle Folle”.
“La “Psicologia delle folle”, edita nel 1895, costituì e costituisce tuttora una vera e propria miniera d’oro per chi vuole comprendere il comportamento della folla. Lenin, Stalin, Hitler lessero meticolosamente l’opera di Le Bon e l’uso di determinate tecniche di persuasione nella loro dittatura sembra trarre ispirazione dai suoi consigli. “Qualsiasi bugia, se ripetuta frequentemente, si trasformerà gradualmente in verità”. (Hitler). Perfino Mussolini fu un fervido ammiratore dell’opera dello psicologo francese. “Ho letto tutte le opere di Le Bon – diceva – e non so quante volte abbia riletto la sua ‘Psicologia delle folle’. È un’opera capitale alla quale ancora oggi spesso ritorno”. Il moderno dittatore, secondo Le Bon, deve saper cogliere i desideri e le aspirazioni segrete della folla e proporsi come l’incarnazione di tali desideri e come colui che è capace di realizzare tali aspirazioni. Ciò che conta non è portare a compimento tali improbabili sogni quanto far credere alla folla di esserne capace: “Nella storia – aggiunge Le Bon – l’apparenza ha sempre avuto un ruolo più importante della realtà”. Un testo incredibilmente attuale che ogni cittadino, per non divenire ‘mera parte di una massa facilmente manovrabile’ dovrebbe conoscere”.
” Il punto di partenza delle suggestioni è sempre l’illusione suscitata in un individuo da una sola reminiscenza più o meno vaga a cui segue il contagio grazie all’affermazione ad alta voce di questa illusione iniziale.
Le osservazioni collettive sono le più erronee di tutte e molto spesso rappresentano la semplice illusione di un individuo che. Attraverso il contagio, suggestiona gli altri.
Dire che un fatto è stato simultaneamente constatato da migliaia di testimoni significa, molto spesso, dire che l’evento reale è molto differente dal suo resoconto. Ne consegue, altresì, che bisogna considerare i libri di storia come opere di pura immaginazione. ” (Da Psicologia delle Folle)
D’altro canto Mark Twain disse: “Ogni volta che capite che state dalla parte della maggioranza, vi conviene fermarvi a riflettere”
I fatti odierni ben fotografano la situazione. Dopo centinaia di anni la folla risponde sempre agli stessi impulsi e con le medesime modalità. L’unica cosa che si è affinata è la tecnica manipolativa proprio perché analizzata ed attuata da una elite di individui che si discosta dalla massa.
Se Hitler avesse avuto la tecnologia a disposizione oggi, probabilmente oggi gireremmo tutti con una svastica tatuata in fronte.
Se proviamo ad analizzare i fatti odierni in modo analitico e quindi individuale, distaccandoci dal pensiero unico collettivo di una massa che, per assioma, è stupida, ci accorgiamo di ciò che realmente sta accadendo. I fatti sono di una chiarezza cristallina e il fatto che la folla non riesca a vederli dimostra quanto descritto da Le Bon. La folla è stupida.
Nemico invisibile.
Il Virus
Scienza senza contraddittorio dispensatrice di una verità assoluta e inconfutabile e che detiene, manipola “analizza” e diffonde i dati.
La stessa cosa avveniva durante il periodo nazista.(per non andare troppo indietro negli anni e che, comunque, si ripete in qualsiasi regime)
” In “Medicina assassina ” Naomi Baumslag documenta la complicità di medici nazisti e aziende farmaceutiche in esperimenti medici omicidi legati al tifo epidemico per un ulteriore genocidio ebraico
Il tifo epidemico servì allo sterminio degli ebrei
I funzionari nazisti usavano la prevenzione del tifo come una comoda strategia per indurre i detenuti a credere di essere stati trattati quando in realtà venivano gasati. Gli ebrei furono etichettati come portatori di malattie e un rischio per la salute pubblica per giustificare la creazione di ghetti. Il contenimento delle epidemie di tifo ha fornito una logica per la quarantena, la ghettizzazione e i “bagni di disinfestazione” o “disinfezione”. I bagni di disinfestazione erano mimetici per camere a gas. Ma la ghettizzazione, ovviamente, ha alimentato piuttosto che contenere l’epidemia, e questo, a sua volta, ha rafforzato la strategia di “prevenzione”, cioè la disinfezione. I medici tedeschi e austriaci hanno favorito condizioni di sovraffollamento e insalubri per permettere all’epidemia di fiorire, uccidendo quante più persone possibile
” ( US National Library of Medicine)
La “scienza” senza contraddittorio è tipica in queste situazioni. A questa segue il bombardamento mediatico che porta avanti la propaganda.
“Per il solo fatto di far parte di una folla organizzata, l’individuo scende più di un gradino nella scala dell’incivilimento. Isolato poteva forse essere anche una persona istruita ma nella folla è un istintivo ossia un barbaro.
L’individuo nella folla è come un granello di sabbia tra aòtri granelli di sabbia che il vento fa svolazzare.
E così vediamo giurie emettere verdetti che ogni giurato, indiviualmente, disapproverebbe, vediamo assemblee parlamentari adottare leggi e misure che ognuno dei membri che le compongono criticherebbe. ” (Psicologia delle Folle)
Proprio grazie alla Propaganda e al Pensiero unico collettivo di massa milioni di persone stanno accettando di essere sottoposte a terapie sperimentali “contro” un nemico invisibile quasi innocuo e i cui effetti domani potrebbero avere ripercussioni molto più gravi! La folla preferisce una menzogna piacevole (il vaccino che ti rende libero) ad una verità scomoda (Il controllo di massa serve per pilotare la prossima grande crisi economica…ma per parlare di questo servirebbe un capitolo a parte)
Siamo arrivati al punto che si organizzano lotterie e si danno premi a coloro che si sottopongono a queste terapie di massa e la cosa funziona semplicemente perchè ce lo dice la psicologia e la sociologia. La Folla è stupida. Al mulo si da la carota per fargli tirare il carro e il mulo è pure convinto di essere fortunato.
Gli ebrei, I talebani, I virus… ogni periodo storico ha il sui nemico di turno.
Denominatori comuni: “Nemico comune”, Verità senza contraddittorio, Macchina propagandista,(televisioni, giornali, social media), Censura di tutto ciò che è contrario alla verità senza contraddittorio e discriminazioni per isolare chi si discosta dal pensiero unico collettivo e quindi resiste alla manipolazione.
Sono questi gli elementi che devono far riflettere maggiormente. Questi elementi assieme sono un chiarissimo esempio di manipolazione della massa.
Ricordate quanto attribuito ad Hitler: “Qualsiasi bugia ripetuta frequentemente si trasformerà in verità” Poco importa il fatto che sia o meno stato lui a dirlo. E’ una verità che riguarda proprio il comportamento della massa.
Cosa dire dei “Resistenti”. Coloro cioè che rifiutano il pensiero unico collettivo. Che rifiutano la manipolazione e che quindi dal branco vengono epitetati nei modi più spregevoli in quanto repellenti alla stupidità collettiva?
” I Resistenti. Le individualità che, nella folla, eventualmente possiedano una personalità abbastanza forte da resistere alla suggestione, sono in numero troppo ridotto per lottare contro la corrente. Tutt’al più possono tentare una diversione facendo ricorso ad una suggestione differente. ” (Psicologia delle Folle) Tradotto, per potere lottare contro la massa occorre ricorrere sempre ad una manipolazione in quanto il Branco risponde solo ad essa.
Il problema è che la manipolazione è una tecnica che approfitta della stupidità altrui. Per questa ragione chiunque la utilizzi, anche se per resistere ad una oppressione, una volta ottenuto il risultato voluto sarà poi tentato di approfittarne ed è questa la ragione per la quale, nella storia, non si è mai avuto un periodo fiorente in cui ci fosse una reale democrazia e uno status riconosciuto di eguaglianza tra popoli, ed etnie e il conseguente abbattimento delle classi sociali.