Mascolinità e Femminilità, riflesso di Costruzioni Sociali

Sesso e genere: qual è la differenza?

Le persone usano spesso i termini “sesso” e “genere” in modo intercambiabile, ma questo non è corretto. Sesso e genere sono diversi ed è fondamentale capirne il motivo.

“Sesso” si riferisce alle differenze fisiche tra persone che sono maschi, femmine o intersessuali. A una persona in genere viene assegnato il sesso alla nascita in base a caratteristiche fisiologiche, inclusi i genitali e la composizione cromosomica. Questo sesso assegnato è chiamato “sesso natale” di una persona.

Il genere, d’altra parte, riguarda il modo in cui una persona si identifica. A differenza del sesso natale, il genere non è costituito da forme binarie. Invece, il genere è un ampio spettro. Una persona può identificarsi in qualsiasi punto all’interno di questo spettro o al di fuori di esso del tutto.

Le persone possono identificarsi con generi diversi dal loro sesso natale o con nessuno. ” (Medical News Today)

In base a quanto appena espresso si potrebbe affermare che la sessualità potrebbe derivare da una osservazione oggettiva mentre il genere è semplicemente determinato da una costruzione mentale molto probabilmente derivante da un contesto sociale.

Il genere esiste anche come costrutto sociale, come “ruoli” o “norme” di genere. Questi sono definiti come i ruoli, i comportamenti e gli attributi socialmente costruiti che una società considera appropriati per uomini e donne.” (Medical News Today)

Il genere si riferisce alle caratteristiche di donne, uomini, ragazze e ragazzi che sono socialmente costruite. Ciò include norme, comportamenti e ruoli associati all’essere donna, uomo, ragazza o ragazzo, nonché relazioni reciproche. Come costrutto sociale, il genere varia da società a società e può cambiare nel tempo.” (OMS)

Quali sono le cause delle differenze di sesso nel comportamento umano?

Se si potesse rispondere a questa domanda con un semplice principio scientifico, non continuerebbe ad essere dibattuta in psicologia e in altre scienze sociali e biologiche.

 

Gli psicologi evoluzionisti hanno ragionato sul fatto che le pressioni della selezione sessuale che hanno plasmato le differenze psicologiche tra i sessi sono emerse dall’asimmetria dell’uomo nell’investimento genitoriale dei sessi.

Le donne, in quanto coloro che hanno investito di più nella prole (ad esempio, attraverso la gestazione e l’allattamento), sono diventate più esigenti e selettive riguardo ai potenziali compagni uomini ossia il sesso che ha investito meno nella prole.

Di conseguenza, gli uomini ancestrali gareggiavano con altri uomini per l’accesso sessuale alle donne e lìevoluzione sociale degli uomini arrivò a favorire l’aggressività, la competizione e l’assunzione di rischi.

Le donne ancestrali hanno sviluppato una propensione a scegliere i compagni che avrebbero fornito risorse per sostenere loro e i loro figli. Alcuni psicologi evoluzionisti hanno sostenuto che la selezione sessuale negli esseri umani è emersa anche dalla competizione delle donne con altre donne per attirare i coniugi e dalla selezione degli uomini di compagni a lungo termine per la fecondità e la fedeltà (ad esempio, Geary, 1998).

Inoltre, a causa della fecondazione interna femminile, i maschi ancestrali non potevano essere certi della paternità della loro prole. Per aumentare la certezza della paternità e ottenere benefici in termini di benessere dall’investimento di risorse nei loro discendenti biologici, i maschi ancestrali hanno sviluppato una disposizione a controllare la sessualità delle donne e a provare gelosia sessuale.

In sintesi, per gli psicologi evoluzionisti, gran parte del comportamento differenziato per sesso che si verifica nelle società contemporanee emerge da queste disposizioni psicologiche evolute che sono “fossili” delle pressioni selettive che hanno plasmato la specie umana nel passato evolutivo” (A Cross-Cultural Analysis of the Behavior of Women and Men:Implications for the Origins of Sex Differences)

Femminilità” e “mascolinità” descrivono le identità di genere. Descrivono le categorie socio-culturali nel linguaggio quotidiano; questi termini sono usati in modo diverso in biologia. Poiché le femminilità e la mascolinità sono identità di genere, sono modellate da processi socio-culturali, non dalla biologia (e non dovrebbero essere essenzializzate). Le femminilità e la mascolinità sono plurali e dinamiche; cambiano con la cultura e con gli individui.

 

Punti da tenere a mente:


● Nel linguaggio di tutti i giorni, femminilità e mascolinità non si associano al sesso biologico. In una cultura, determinati comportamenti o pratiche possono essere ampiamente riconosciuti come “femminili” o “maschili”, indipendentemente dal fatto che siano adottati dalle donne o dagli uomini. Le femminilità e la mascolinità non sono descrittori dell’orientamento sessuale.


● Le femminilità e la mascolinità sono plurali: esistono molte forme di femminilità e molte forme di mascolinità. Ciò che viene definito come femminile o maschile differisce in base alla regione, alla religione, alla classe, alla cultura nazionale e ad altri fattori sociali. Il modo in cui le femminilità e la mascolinità vengono valutate differisce culturalmente.


● Qualsiasi persona, donna o uomo, si impegna in molte forme di femminilità e mascolinità, che adotta (consciamente o inconsciamente) a seconda del contesto, delle aspettative degli altri, della fase della vita e così via. Un uomo può impegnarsi in quelle che sono spesso stereotipate come attività “femminili”, come prendersi cura di un genitore malato.


Le nozioni culturali di comportamento “femminile” e “maschile” sono modellate in parte da osservazioni su ciò che le donne e gli uomini fanno. Questo tipo di “marcatura di genere” tende a scoraggiare donne o uomini dall’entrare in occupazioni “non autentiche di genere” (Faulkner, 2009).


Si imparano le femminilità e la mascolinità. I messaggi sui comportamenti “femminili” e “maschili” sono incorporati nella pubblicità, nei media, nelle notizie, nei materiali educativi e così via. Questi messaggi sono presenti in una vasta gamma di ambienti, dalla casa al posto di lavoro agli spazi pubblici.” (Gender Innovations)

In base a quanto riportato si potrebbe affermare che il comportamento “maschile” o “femminile” siano semplicemente il frutto di una costruzione sociale.

E’ impotante comprendere che una “costruzione sociale” non si sviluppa in un breve periodo ma in decine o anche centinaia di anni.

La Sindrome della Principessa è un esempio di costruzione sociale. Probabilmente ben sfruttata da alcune aziende che producono cartoons e film a chiaro indirizzo romantico fiabesco.

Potresti non trovarlo in un libro di testo di medicina, ma molte ragazze soffrono quotidianamente della sindrome della principessa (PS). Una ragazza che soffre di PS vive la vita come una favola: concentrandosi solo sulle cose belle, mettendosi al centro dell’universo e ossessionata dal suo aspetto (anche se è diretta solo al parco giochi). Mentre questo può essere divertente e stravagante quando una ragazza è giovane, lo sarà molto meno in una giovane donna, influenzando la sua autostima, la sua dipendenza dagli altri, come si prende cura di se stessa e quanto autorizzata si sente nella sua vita.” (Psychology today)

Alcune sue caratteristiche sono:

Indecisa ma ha ancora bisogno di essere al comando, prende ogni critica come un attacco personale, pone standard elevati nella scelta del partner, si aspetta sempre che il partner paghi il conto o che le apra la porta dell’auto o che le offra il suo impermeabile in caso di pioggia…prende ogni critica come un attacco personale…

Il comportamento maschilista è, anch’esso il frutto di una costruzione sociale. L’uomo che non deve chiedere, che non può piangere, che si deve occupare delle cose maschili…che non può pulire casa o deve gonfiare le ruote della sua donna in quanto questo sarebbe un compito da uomo”

Non c’è nulla di naturale e oggettivamente giusto in tutto questo.

La sessualità delle Amazzoni: passione e guerra


“Il mito dice che fossero le donne più potenti di sempre. Le Amazzoni non erano disposte favorevolmente verso l’istituto del matrimonio. Tuttavia, si impegnavano in attività sessuali per giustificare la continuità della loro razza, sia con uomini dei clan vicini, prigionieri di guerra o uomini casuali che avrebbero incontrato. Prendendo spunto dalla loro esistenza selvaggia e selvaggia, la sessualità amazzonica era animalesca: sotto la copertura dell’oscurità, isolata e nichilista, cioè senza trarre alcun piacere dall’atto.

Se nasceva un maschio, le loro madri lo uccidevano o lo mandavano via. A volte veniva tenuto in vita per crescere ed essere usato per il piacere sessuale o come fornitore di seme umano. Al contrario, quando nasceva una ragazza, veniva accudita, nutrita e cresciuta essenzialmente come una guerriera, ma comunque come una bella donna. L’immaginazione popolare moderna le ha insediate in regioni forestali isolate, dove potevano proteggersi dalle invasioni degli uomini e ha vestito le Amazzoni con abiti di pelle che ricoprono alcune parti del corpo. Tuttavia, negli antichi vasi di ceramica, erano raffigurati con indosso abiti lunghi che arrivavano al ginocchio.” (Greeka)

Viaggiano in Perù la mia attenzione fu attratta nel vedere come gran parte delle donne facessero lavori che nella cultura occidentale sarebbero stati considerati lvaori da uomini. Trasportavano le merci, facevano business. Si comportavano da “uomini”!

Nei fine settimana c’è una fiera dell’altopiano dove ho visto di nuovo queste donne orgogliose e ingioiellate. Questa volta però stavano vendendo prodotti. Mentre stavano conducendo affari, gli uomini correvano in giro e trasportavano rifornimenti. Ben presto mi fu chiaro che la società aymara è matriarcale. Vediamo ulteriori prove di ciò nelle frequenti sfilate sparse nel loro calendario. Addobbate con costumi sontuosi e ballando al ritmo di grandi bande musicali, le donne portano grosse mazzette di denaro nelle tasche delle loro sottogonne di seta. (Usare le carte di credito è un concetto estraneo.) Sono le donne che pagano le cose; spetta anche alle donne gestire quella che è una strada attiva e il commercio di mercato nel sud del Perù” (Peru – Aymara Indigenous Women – A Matriarchal Culture)

6 società matriarcali che prosperano con le donne al timone da secoliIn queste comunità in tutto il mondo, le donne sovrintendono a tutto, dalla politica, all’economia e alla più ampia struttura sociale.

Se guardi abbastanza indietro nella storia, scoprirai che le donne erano venerate e onorate per la loro capacità di generare figli. Anche se apri semplicemente un’epopea greca, le pagine pullulano di dee e guerriere, elevate a una posizione di adorazione e rispetto.

 

Ma nel corso della storia, le società di tutto il mondo hanno iniziato a piegarsi verso una struttura più patriarcale, che è pervasiva nella maggior parte delle comunità dei tempi moderni. Tuttavia, ci sono ancora società matriarcali sopravvissute dove le donne, letteralmente, sono il fattore guida dominante in tutte le questioni, sociali, politiche ed economiche. Leggi come queste sei singole comunità in tutto il mondo e come si sono discostate dall’architettura patriarcale occidentale che è pervasiva in gran parte del mondo.

Mosuo, China – Bribri, Costa Rica – Umoja, Kenya – Minangkabau, Indonesia – Akan, Ghana – Khasi, India sono un altro esempio

(Le donne guidano qui: 8 società matriarcali in tutto il mondo )

Un uomo che veste di rosa ama i fiori e cucina torte continuerà ad essere biologicamente uomo . Le sue preferenze, di qualsiasi tipo esse siano, non influiranno sulla sua fisicità biologica e non dovranno essere in alcun modo oggetto di pregiudizio. Affermare quell’uomo è più maschio di te perché ripara l’auto è semplicemente infantile e prescinde da qualsiasi realtà oggettiva.

Non esistono lavori o comportamenti da uomo e da donna che oggettivamente li identifichino a parte la capacità, donata in natura, di procreare.