Cosa c’è di oggettivamente reale nell’Universo che osservi?

Viviamo in una costruzione mentale dalla quale è impossibile uscire. Sebbene le ragioni siano estremamente semplici da comprendere sono inaccettabili dalla massa perché collidono coll’ego che pretende di essere attore indipendente di un Universo oggettivo nel quale avere un ruolo ben definito.

Ovviamente è una semplice illusione ma quando una illusione diventa predominante uscirne non risulta più possibile.

La domanda più ovvia è: “E’ possibile dimostrare l’esistenza di un Universo Oggettivo al di fuori della nostra mente?” – Questo concetto l’ho più volte trattato.
Nessun “luminare” oggi è in grado di poterlo dimostrare empiricamente quindi nemmeno io o tu…sempre che tu non sia una semplice proiezione mentale di me stesso nel mio “Universo Soggettivo”.

Un proiettore video può solo proiettare video che abbiano determinate caratteristiche. Non potrà fare il caffè o mettersi in moto ed avviarsi verso una destinazione. Quel proiettore è “progettato” per essere un proiettore e le sue funzioni saranno quelle di un proiettore.

Cercare la nostra origine non è materialmente possibile visto che a generare l’Universo che ci circonda siamo noi stessi. Noi siamo come un lettore di impulsi che li trasforma e dà loro una forma che definiamo oggettiva ma che è solo e semplicemente soggettiva in quanto “interpretata” dalla nostra “mente”.

Noi generiamo un “Universo Soggettivo” attraverso la lettura di impulsi ma, in quanto lettori, non siamo stati progettati per comprendere l’origine stessa degli impulsi che noi leggiamo.

Come il proiettore non è in grado di risalire alle origini del film che sta proiettando tanto meno agli autori, attori, registi…

Serve molta umiltà per comprendere e, soprattutto, accettare questo concetto che collide brutalmente col nostro ego e l’idea di essere gli attori protagonisti della nostra stessa vita.

La scienza ci dice che il 96% circa dell’ Universo è materia ed energia oscura ma non sa quasi nulla di esse. “Tutta la nostra “scienza” si basa su informazioni filtrate dalla nostra Coscienza ma la scienza non ha idea di cosa sia la Coscienza.” (Robert Lanza)

E’ facilmente comprensibile che se è la nostra Coscienza che “filtra” le informazioni, la realtà che essa percepisce è meramente soggettiva e non potrà mai essere oggettiva.

I biologi descrivono l’origine della vita come un fenomeno casuale in un universo altrimenti senza vita ma non sono in grado di spiegarne l’origine o come l’universo appaia come un meccanismo perfettamente disegnato per l’origine della vita.

La vita sulla Terra dipende dall’intreccio di innumerevoli meccanismi biologici estremamente complessi che se solo fossero stati leggerissimamente alterati non ne avrebbero permesso la nascita.

Pensare che questo sia frutto del caso è estremamente semplicistico e, direi anche stupido.

Per questo la religione e l’idea dell’esistenza di un “Creatore” ha preso enormemente piede.

Persino i più stupidi si sono dimostrati, per certi versi, più astuti degli scienziati nel dubitare che fosse possibile che la vita potesse essere il risultato di un caso fortuito nel quale migliaia di fattori, casualmente, coincidessero e, per questa ragione, hanno ritenuto più plausibile l’idea che dietro a tutto ci fosse un creatore.

Qui sulla Terra la vita sarebbe quasi impossibile se non ci fosse la massa della luna vicina, perché l’inclinazione assiale della Terra oscillerebbe selvaggiamente mirando direttamente al Sole producendo temperature tali da rendere invivibile il nostro pianeta e come abbiamo ottenuto la luna? Da una collisione perfettamente sincronizzata di un corpo delle dimensioni di Marte in arrivo
una direzione molto specifica esattamente alla giusta velocità non troppo veloce o massiccia per distruggerci e non troppo piccola per non riuscire a fare il lavoro.

Vogliamo davvero credere che migliaia di variabili abbiano, miracolosamente e fortuitamente coinciso nell’unico modo possibile per generare l’Universo per come lo conosciamo e la Vita sul nostro pianeta?

Quella che noi definiamo “scienza” non è altro che il tentativo, attraverso teorie sempre confutabili, di spiegare dei fenomeni. La scienza è frutto della nostra Coscienza e, dunque, non ha la possibilità di prescindere da essa.

Per questa ragione la “logica” stessa della scienza è inglobata nella “logica” della nostra Coscienza e non può spiegare oggettivamente ciò che è costretta a percepire e analizzare soggettivamente.

Non è dimostrabile scientificamente che ci sia una realtà oggettiva al di fuori della nostra mente e, per certo, se ci fosse , non è come io (noi) la percepiamo.

Tutto ciò che mi circonda è dunque una creazione mentale?

Non è possibile dimostrarlo come non è possibile dimostrare il contrario ma, certamente, sebbene sembri paradossale, ha più senso rispetto ad un “Universo Oggettivo” formatosi miracolosamente dopo una “esplosione” che non si sa chi l’abbia generata e se qualcosa l’ha generata probabilmente esisteva anche prima dello stesso Big Bang.

La teoria del Big Bang ha la stessa valenza di Dio e persino Babbo Natale. Sono tutte teorie generate e inglobate da e nella logica della nostra Coscienza. E’ un loop dal quale non si può uscire e nel quale siamo destinati a restare fino allo spegnimento di essa.

E’ molto più semplice pensare al Big Bang come il momento in cui la Coscienza comincia a percepire e creare il suo Universo Soggettivo.

Per un cieco tu non hai un aspetto fisico definito. Se un essere è in coma e il suo sistema sensoriale è completamente disattivato, tu non esisterai come non esisterà un Universo Circostante. Al massimo avrà solo la percezione di se stesso. Se l’essere in coma avrà un’attività cerebrale tale da farlo sognare…il suo Universo Soggettivo sarà quello che produrrà la sua mente. Esattamente come il mio e il tuo.

Ma allora io o tu esistiamo oggettivamente? Sono io il prodotto della tua percezione cosciente o viceversa?

Quando sogniamo, i personaggi dei nostri sogni, con la loro personalità e le loro sensazioni sono il prodotto della nostra Coscienza ma loro lo sanno? Se ne rendono conto o vivono le loro esperienze pensando di vivere la loro realtà oggettiva di soggetti reali?

Allo stesso modo noi siamo il prodotto della nostra stessa Coscienza (senza la quale non esiteremmo nemmeno in quanto non ci percepiremmo).

Essere consapevoli di questo può aiutarci a vivere meglio?

Esserne realmente consapevoli potrebbe aiutarci a vivere meglio ed essere più liberi. Se accettassimo l’idea che l’Universo esiste solo da quando abbiamo cominciato a percepirlo e terminerà quando la mia Coscienza si spegnerà, non avremo responsabilità né per il passato, né per il presente né per il futuro.

Le regole, le leggi, la politica, la polizia…ma anche l’amico, i genitori…sono semplicemente un prodotto della nostra Coscienza. Poco importerà mettere su famiglia, pensare al futuro (che terminerà in pochi anni) avere un lavoro…

Se realmente pensassimo in questo modo il nostro Universo Soggettivo sarebbe estremamente differente.

Dovremmo però violare almeno la parte più superficiale della logica dentro la quale siamo relegati e che è gestita dal nostro Ego (Frutto anch’esso della nostra coscienza) che però non accetta l’idea di essere…inutile.

Cominceremmo a violare le regole perché consapevoli che sono semplicemente un prodotto della nostra Coscienza e violeremmo i codici del nostro Ego che sferrerebbe una battaglia violenta interiore per riportarci sulla “retta via”.

Se ci attenessimo strettamente a questa teoria le leggi, gli eventi, le repressioni…sono semplicemente un prodotto della nostra coscienza e nulla hanno di oggettivo. Romperemmo gli schemi ma, come il proiettore non è in grado di fare il caffè, così noi non siamo in grado di rompere gli schemi e uscire dalla logica nella quale siamo relegati.

Come nello schizofrenico le proiezioni della sua mente possono risultare estremamente reali e oggettive tanto creare sensazioni fisiche, così avviene nella nostra realtà costruita.

Chi ci sfida, chi interloquisce con noi assume sembianze reali che ci procurano sensazioni tangibili , dal dolore al piacere, sia “fisiche” che “mentali” fermo restando che la fisicità e la spiritualità sono anch’esse prodotti della nostra coscienza.

Il “Big Bang” ha origine ogni volta che prendiamo Coscienza