Ciclicità, Predeterminazione e Teoria del Tutto

La ciclicità può essere ricondotta alla predeterminazione degli eventi?

In un Sistema sociale che si fonda sulla speranza, l’argomento “predeterminazione” (che si oppone all’idea di libero arbitrio) è molto spigoloso e non accettabile.

Tu sei destinato ad essere povero e morire di cancro e non potrai cambiare gli eventi” 

Chi accetterebbe una frase del genere senza obiettare con un: “io studierò, lavorerò duro, mangerò sano, praticherò sport e…vivrò a lungo e sarò ricco

Tu sei ricco perché sei nato dalla famiglia giusta, nel posto giusto, nel momento giusto e hai conosciuto la gente giusta…”

Chi accetterebbe una frase del genere senza obiettare: “io sono ricco perché ho lavorato sodo, ho studiato, ho saputo comunicare con la gente…”?

Eppure, se riflettessimo bene e ci ripulissimo da certi preconcetti, comprenderemmo con estrema facilità che un ragazzino africano con un Q.I di 170 che nasce in una Bidonville nel centro dell’Africa…non avrà mai la possibilità di ottenere ciò che un ragazzino con un Q.I di 80 nato in una famiglia ricca nel centro di New York potrà ottenere.

Chi ha determinato la famiglia di nascita, il QI, il timing, il luogo etc.etc…?

La “casualità”? 

L’ecosistema e la vita sulla Terra si basano su un numero immenso di variabili grazie alle quali si è generata la vita. Sarebbe bastato che una di queste fosse stata lievemente differente e non ci sarebbe stata vita. La possibilità che, grazie alla casualità, tutte queste variabili potessero coincidere è estremamente remota e, piuttosto,  è molto più facile pensare che ci sia stato un…”creatore”.  

L’idea di un “Dio” creatore in fin dei conti non è poi tanto strampalata (sebbene creare non significa avere le qualità divine che vengono attribuite ad un “Dio”. Anche noi creiamo torte, auto, astronavi, robot…) 

Il sogno del libero arbitrio è direttamente correlato a una emozione complessa che si chiama “speranza” che ci accompagna dal giorno della nascita e cesserà solo nel momento della nostra morte.

La speranza tende ad escludere (anche se non del tutto) la predeterminazione e si ripropone in ogni istante della nostra vita. Usciamo di casa sperando che non piova, sperando che l’auto parta, sperando di non incontrare traffico, sperando di arrivare puntuali…etc.etc.etc. Persino in punto di morte avremo delle speranze. La speranza in taluni casi in cui non sia contemplata una nostra azione, fa riferimento all’attesa fiduciosa che “nel libro della vita” sia scritto ciò che non ci danneggi (Speranza di vincere alla lotteria ad esempio)

Per un breve periodo di tempo proviamo a spogliarci dall’idea del “libero arbitrio” ed osserviamo analiticamente ciò che ci circonda.

Siamo circondati da miriadi di fenomeni ciclici che non possono essere influenzati da noi. La ciclicità delle maree, la ciclicità delle orbite planetarie, la ciclicità del giorno e della notte, delle fasi lunari…ma anche dei cicli economici, del cuore, del cervello…

Sembra davvero che ci sia un enorme disegno nel quale noi abbiamo una parte minuscola.

Lontane anni luce da noi ci sono galassie che non potremo mai raggiungere e il cui comportamento (ciclicità) sembra rispondere a delle regole prestabilite.

Ogni sistema ciclico può, oltretutto, essere scomposto in ulteriori innumerevoli cicli.

E’ importante notare che la “Ciclicità” è un tipo di formato che la nostra struttura logica è in grado di riconoscere ma potrebbero esserci moltissimi altri pattern che, anche a causa della distanza da noi e/o di un intervallo di tempo estremamente elevato in cui si manifestano, non siamo in grado di determinare.

Stephen Hawkins, profondamente ateo, lo aveva compreso.

Se Dio sa tutto, vede tutto e, dunque, conosce già il tuo futuro e ciò che farai durante la tua vita, dove è il libero arbitrio?” Se Dio sa già che nascerai e sarai un criminale…perché ti fa nascere per poi condannarti all’inferno?…e comunque se sa già in anticipo quale sarà il tuo comportamento, questo significa che non potrai modificarlo e la storia del “libero arbitrio” si frantuma.

Per questa ragione, Hawkins, ebbe l’ispirazione che potesse esistere una “Teoria del Tutto” in grado di spiegare il funzionamento dell’Universo.

Sembra assurdo ma questo è un pensiero più che sensato. 

La ciclicità di “tutto” indica che, probabilmente, ci possa essere un minimo comun denominatore. Una chiave di interpretazione. Una combinazione scoperta la quale, come sappiamo che dopo il giorno viene la notte (e di conseguenza ci prepariamo) potremo sapere quando pioverà, quando ci sarà la siccità, quando ci sarà un crollo finanziario, quando una guerra etc.etc…

Ecco che però incorreremmo nel “Paradosso di Dio”. Se tutto fosse predeterminato e riuscissimo a trovare la chiave potremmo alterare gli eventi e quindi rompere la predeterminazione ma se predeterminazione c’è…questa non può essere “rotta”.

L’unica cosa non predeterminata potrebbe essere la speranza che gli eventi possano essere cambiati.

Questo significa che non potremmo cambiare gli eventi futuri ma impareremmo ad accettarli.

Questo concetto alimenta il pensiero cartesiano che si basa sul razionalismo, la certezza attraverso la ragione e il dubbio metodico per raggiungere la verità, culminando nella famosa affermazione “Cogito, ergo sum” (penso, dunque sono). In pratica tutto ciò che esiste esiste semplicemente perché io esisto.

La mia percezione cosciente analizza gli eventi e dà loro forma ma non può in alcun modo alterarli.

Articoli Correlati

La Vita è un Videogame

La Coscienza crea la materia. Può l’alterazione della Coscienza cambiare la natura umana e l’Universo che la circonda?

La “realtà” è come una massa informe plasmata dalla Coscienza. L’assunzione di droghe per esplorare stati di coscienza differenti.